Fotoreporter ucraino e un soldato “giustiziati a freddo” dai russi

Nanopress ESTERI

Reporter senza frontiere (Rsf) ha affermato che i suoi risultati “mostrano che i due uomini sono stati senza dubbio giustiziati a freddo”.

Il gruppo ha detto che posizioni russe in disuso, una delle quali ancora intrappolata, sono state trovate nelle vicinanze.

Un fotoreporter ucraino e un soldato che lo stava accompagnando, che sono stati uccisi nelle prime settimane dell’invasione russa, sembrano essere stati “giustiziati a freddo”, mentre stavano cercando nei boschi occupati dai russi il drone scomparso del fotografo. (Nanopress)

Su altre testate

E lotteremo per identificare e trovare coloro che li hanno giustiziati”, ha affermato Christophe Deloire, segretario generale della ong. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo la prima Levin e Chernyshov sarebbero stati colpiti perché entrati in una zona controllata dalle forze russe, senza accorgersi che queste erano nascoste in alcune trincee. Così, mente Levin ignaro scende dalla sua auto e inizia a cercare il drone e Chernyshov lo aspetta alla macchina, i russi si avvicinano (L'Espresso)

Giuseppe Conte. Avrebbe dovuto incontrare Giuseppe Conte, lo aspettavano tutti per ricevere parole di sollievo. (Italia Oggi)

Reporter senza frontiere ha affermato che le sue scoperte “mostrano che i due uomini sono stati senza dubbio giustiziati a freddo”. Kiev (Ucraina), 22 giu. (LAPRESSE)