Le sigarette, la musica e... 50 miliardi: così gli Hartono fanno grande il Como

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Cosa ci fanno insieme l’ago di un grammofono, il bridge e le sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano? Detto così, sembra un rompicapo senza alcun senso logico. Eppure questi sono i tre elementi chiave nella storia di Michael Bambang Hartono e suo fratello Robert Budi, gli uomini più ricchi d’Indonesia, proprietari del Como: la vera sorpresa di questa Serie B. La squadra di Roberts e Fabregas ha conquistato la promozione in A dopo 21 anni. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre testate

Dopo anni di gavetta, Marco Sala ieri ha potuto festeggiare la promozione in Serie A con la maglia del Como. (Fcinternews.it)

E’ stata una notte festa sfrenata quella di ieri per il ritorno del Como in Serie A dopo 21 anni. Qui, infatti, attorno alle 2.30 sono arrivati in massa i giocatori del Como, accolti peraltro da un ‘padrone di casa’ speciale: il consigliere comunale Tony Tufano che lì lavora, organizza le grandi feste, da tempo è in rapporti di amicizia con diversi biancoblu e ha girato le clip. (ComoZero)

Nella ristretta cerchia degli illustri concittadini nel gotha del calcio Alessandro Gabrielloni - trionfalmente approdato con il suo Como agli onori della massima serie - è sicuramente il più ‘stagionato’ (10 luglio 1994 la data di nascita) ma in assoluto il più fedele. (il Resto del Carlino)

L’obiettivo è assicurarsi un posto comodo nella mischia per vedere le immagini trasmesse da uno smartphone tenuto in mano da un ragazzo. Davanti al “bar Pino”, storico punto di ritrovo dei tifosi del Como in riva al lago, a pochi passi dallo stadio, una ventina di persone vestite di varie tonalità d’azzurro sgomita come a un concerto punk hardcore. (L'Ultimo Uomo)

Una festa sognata, desiderata, attesa e arrivata al termine di un campionato disputato in crescendo e caratterizzato anche da situazioni impreviste. Una di queste è l’esonero di Samuele Longo – uno che il salto di categoria lo aveva già fatto con il Frosinone nel 2017/18 – con i lariani al sesto posto in classifica. (Il Fatto Quotidiano)

Ce ne erano almeno diecimila fuori, con lo smartphone in mano a seguire contemporaneamente le vicende del Sinigaglia e quelle di La Spezia, con un susseguirsi di esplosioni di delusione e gioia, da dentro e fuori lo stadio. (IL GIORNO)