Spostamenti tra Regioni, si va verso la proroga: la possibile data

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AutoMotoriNews INTERNO

Imminente la decisione del governo in merito al divieto agli spostamenti tra Regioni, in scadenza il 25 febbraio.

Al momento la proroga sembra essere probabile.

Il 25 febbraio scade il divieto agli spostamenti tra Regioni, ma questa volta spetterà al nuovo Premier Mario Draghi e ai suoi Ministri prendere una decisione su cosa sarà possibile fare dopo quella data.

Puntare su un allentamento delle misure restrittive in questo periodo potrebbe infatti essere deleterio in tempi brevi e portare a una crescita maggiore dei casi di positività. (AutoMotoriNews)

Ne parlano anche altre testate

Serve un dialogo vero con le istituzioni e che ci siano tutele vere per garantire il nostro lavoro” hanno aggiunto (LaPresse)

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica”, si legge nella nota di palazzo Chigi, viene prolungato al 27 marzo lo stop agli spostamenti tra Regioni e province autonome. Sempre fino al 27 marzo, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. (LaPresse)

Una delegazione è stata successivamente ricevuta in prefettura. I musicisti presenti, tutti del Teatro Carlo Felice, hanno eseguito l’Inno di Mameli. (LaPresse)

(LaPresse) – Lavoratori dello spettacolo, disoccupati e centri sociali hanno bloccato per 45 minuti via Cristoforo Colombo, angolo con Molo Beverello, con traffico paralizzato (LaPresse)

La protesta è stata aperta dall’Inno di Mameli cantato dai corsiti del Teatro Alcune centinaia di attori, ballerini, coristi e molti lavoratori saltuari hanno chiesto al Governo riaperture in sicurezza dei luoghi della cultura e dello spettacolo, ammortizzatori sociali per i lavoratori di questi settori ormai da un anno in profonda crisi, nuovi ristori e investimenti. (LaPresse)

Lo dice Cecilia Muraro, rappresentate di Adl Cobas alla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo che si è tenuta a Bologna questo pomeriggio.”Non deve essere una falsa partenza come quella dell’estate o una ripartenza dove c’è ancora lavoro nero o lavoratori sfruttati”, aggiunge Muraro che poi conclude: “Siamo qui per chiedere un tavolo vero di riforma per lo spettacolo, uno dove non ci sia solo Franceschini, ma anche il Mise e il ministero del Lavoro: parliamo di lavoro nella cultura”. (LaPresse)