«Civil War», guerra intestina senza esegesi

Con ventisei milioni in biglietti venduti, annuncia la A24, Civil War ha registrato il record d’incassi per il miglior weekend d’apertura nella storia dello studio indipendente newyorkese. Anticipato da una campagna pubblicitaria serratissima, e accolto da una copertura mediatica che trascende lo specifico delle recensioni (relativamente positive) trovando spazio nelle pagine d’opinione e di politica, il nuovo film di Alex Garland sembra centrare lo zeitgeist (il manifesto)

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E non viene spiegata la natura precisa del conflitto interno che ha lacerato gli Stati Uniti e trasformato le principali città in zone di guerra aperta. (IlCineocchio.it)