Così Netanyahu prepara l’attacco «punitivo» contro l’Iran: siti nucleari e cyber raid

Corriere della Sera ESTERI

Di Davide Frattini Sul tavolo una risposta per limitare le vittime civili DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME - Quando Yitzhak Shamir viene seppellito nel cimitero sul Monte Herzl il 2 luglio di dodici anni fa, è Benjamin Netanyahu — che era stato un giovane viceministro nel suo secondo governo — a commemorarlo. Adesso è lui alla guida del Paese e da appassionato della Storia e dei leader che l’hanno fatta (si sente uno di loro) ricostruisce la decisione presa dal premier nel 1991, quando cede alle pressioni di George Bush padre e non reagisce alle decine di missili Scud scagliati dal dittatore iracheno Saddam Hussein contro Tel Aviv e dintorni. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

A cura di Davide Falcioni Intervista a Giuseppe Dentice Responsabile del Desk Medio Oriente e Nord Africa del CeSI (Centro Studi Internazionali) (Fanpage.it)

L'Iran non la passerà liscia per l'attacco di sabato scorso a Israele. . (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La minaccia arriva dal portavoce della Commissione per la sicurezza del regime degli ayatollah. Anche l'Unione Europea sta valutando sanzioni nei confronti dell'Iran «per il sostegno di droni alla Russia, includendo anche i missili e la possibilità che sia applicato anche ai proxy iraniani nella regione», come ha detto l'alto rappresentante Josep Borrell. (La Stampa)

Un terzo tricolore arrivato forse quando meno lo si attendeva, dopo averlo accarezzato tante, troppe volte, in particolar modo con Maurizio Sarri nel 2018, nell’annata record dei 92 punti, salita agli “onori” della cronaca per la serata di Inter – Juventus e l’annessa direzione di gara discutibile di Orsato. (Spazio Napoli – News Napoli Calcio e Calciomercato Napoli)

Iran, Raisi: "Anche il più piccolo attacco di Israele porterà risposta dura" 17 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)

Spostarli non è un’opzione. E da lì non se ne andranno, perché rimuovere il cuscinetto militare dell’Onu, lasciare scoperto il confine più incendiario della guerra in Medio Oriente, la “linea blu” teatro di continui lanci di missili tra Israele e le milizie di Hezbollah, avrebbe effetti devastanti. (ilmessaggero.it)