Ancora focolai accesi tra Ompio e Rovegro

La Stampa INTERNO

Questa mattina sta intervenendo solo l’elicottero con «gettare» sugli ultimi focolai ancora attivi.

E’ questa la situazione martedì sulle alture di San Bernardino Verbano, dove la montagna brucia da mercoledì pomeriggio.

Sei giorni che hanno visto in prima linea vigili del fuoco, volontari Aib e mezzi aerei.

Vigili del fuoco e Aib stanno portando avanti la bonifica: la paura è che, se si alza il vento, il fronte del fuoco possa tornare a fare paura

Situazione sotto controllo, focolai ancora accesi e un equilibrio molto precario, visto che basterebbe qualche folata di vento per far ripartire le fiamme. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Dopo quattro giorni restano però attivi numerosi focolai. Per avere ragione delle fiamme è stato necessario anche l'intervento dei canadair e di un elicottero, ancora presente nella zona. Sotto controllo l'incendio che da giovedì 14 aprile interessa i boschi di San Bernardino Verbano (Vco). (Sky Tg24 )

L'articolo Continuano a bruciare i boschi nel Verbano sembra essere il primo su (Sardegna Reporter)

Attualmente l'incendio è in gran parte in bonifica da parte di Vigili del Fuoco e AIB regionali Intanto continua il presidio di sorveglianza notturna nella zona di Rovegro e alpe Ompio nel Comune di San Bernardino Verbano (OssolaNews.it)

MeteoWeb. E’ stata un Pasqua faticosa per i vigili del fuoco e i volontari Aib (Antincendi Boschivi) impegnati a combattere il vasto Incendio in corso sulle alture di San Bernardino Verbano, ai margini del parco Nazionale della Valgrande. (MeteoWeb)

Qualche focolaio è ancora attivo, ma la situazione sembra sotto controllo Nella giornata di ieri, lunedì 18 aprile, è divampato un incendio a Gignese, in un bosco in località Cassinone. (NovaraToday)

Oggi è stata una Pasqua di lavoro intenso, non è ancora spento del tutto l’incendio, ma la situazione è decisamente sotto controllo. Vigili del fuoco e Aib hanno fatto un grandissimo lavoro per difendere il nostro abitato: a loro il nostro grazie. (La Stampa)