Cgil e Uil: «Più sicurezza per chi lavora»

Il Centro INTERNO

PESCARA. L’Abruzzo ieri si è fermato per lo sciopero generale di quattro ore in tutti i settori privati proclamato da Cgil e Uil. Il segretario generale Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, hanno illustrato le motivazioni della mobilitazione.Sui temi del lavoro e della sicurezza, i sindacati tornano a chiedere la cancellazione delle leggi che negli anni hanno reso il lavoro precario e frammentato; il superamento del subappalto a cascata e il ripristino della parità di trattamento economico e normativo per le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli appalti pubblici e privati; maggiori attività di vigilanza e prevenzione, incrementando le assunzioni nell’Ispettorato del Lavoro e nelle Asl; il diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori; la patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza; il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri rappresentanti per la sicurezza; l’obbligo delle imprese ad applicare i contratti nazionali ed al rispetto delle norme sulla sicurezza, come condizioni per accedere a finanziamenti e incentivi pubblici. (Il Centro)

Se ne è parlato anche su altri media

Uno striscione, tante bandiere e una presenza importante di lavoratori, cittadini e sindacati ha riempito piazza della Vittoria a Empoli ieri mattina nell’ambito dello sciopero di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il settore edile). (LA NAZIONE)

Un botta e risposta pesantissimo quello tra i leader dei due sindacati, già da tempo disallineati soprattutto nelle posizioni assunte nei confronti delle politiche del governo. Nel giorno dello sciopero generale al quale la Cisl non ha aderito, nemmeno dopo la strage di Suviana, Maurizio Landini attacca Luigi Sbarra. (Il Fatto Quotidiano)

/ pavia (Necrologie La Provincia Pavese)

Dietro i freddi numeri ci sono storie di vite interrotte e di famiglie distrutte. Ma i numeri servono comunque per delineare i confini di quella che Cgil Marche e Uil Marche, a fronte di altri 28 morti sui luoghi di lavoro nel 2023, più altri due nel primo bimestre 2024, non esitano a definire “una vera e propria guerra civile”. (Senigallia Notizie)

Minuti per la lettura COSENZA – In una manifestazione che ha colorato le strade di Cosenza con striscioni incisivi e taglienti, lavoratrici e lavoratori del comparto privato, rappresentati dalla Cgil e dalla Uil, hanno espresso ferma determinazione nel rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro e abbattere il flagello della precarietà. (Quotidiano del Sud)

Il grido "adesso basta" che corre lungo tutta l’Italia, si snoda anche a Reggio attraverso il corteo di sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil, al quale hanno aderito quattromila lavoratori, che sfila in centro città per arrivare davanti alla Prefettura. (il Resto del Carlino)