Perfect Days, il capolavoro di Wim Wenders a Cannes 2023: la recensione di Federico Pontiggia

Dalla toilette all’eternità. Vincitore della Palma d'oro per Paris, Texas nel 1984, per la miglior regia nel 1987 per Il cielo sopra Berlino e del Gran Premio della giuria nel 1993 per Così lontano così vicino, il tedesco Wim Wenders porta il sesto film in Selezione Ufficiale a Cannes, Perfect Days, bissando il documentario stereoscopico Anselm sull’artista Kiefer. In breve, punta alla Palma con la storia umanissima, il racconto poetico di un uomo che pulisce i gabinetti pubblici a Tokyo, Hirayama, incarnato dallo strepitoso Koji Yakusho. (cinematografo.it)

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Il film, ambientato a Tokyo e interpretato da un cast giapponese, è uno degli ultimi titoli del Concorso di Cannes 2023 che si concluderà domani. Perfect Days è il tredicesimo film che presenta a Cannes. (Movieplayer)

Perfect Days racconta le “giornate perfette” di Hirayama come una quieta affermazione di dignità quotidiana. L’uomo svolge il suo lavoro con gesti precisi ed essenziali, accogliendo l’occasionale contatto umano (anche nella forma anonima di una partita a tris proposta su un foglietto) con generosità e rispetto. (MYmovies.it)

PERFECT DAYS di Wim Wenders (Concorso) – Tokyo. Hirayama è un uomo probabilmente vicino alla pensione. La sua occupazione è molto umile: pulisce i cessi pubblici, sparsi per la capitale. Si alza al mattino e tra una fermata e l’altra nei posti di lavoro, si sofferma a mangiare qualcosa, spesso al parco, scatta delle fotografie, generalmente ad alberi, e prima di tornare a casa si lava nei bagni a pagamento. (ilgazzettino.it)

Perfect Days, il fatto Hirayama è un addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Ha una vita semplice e la sua quotidianità è scandita da una routine sempre uguale, ma ha un passato intenso che riemerge a poco a poco attraverso incontri inaspettati. (Ciak Magazine)

Ci vuole un’intera carriera e almeno 30 film già realizzati per girarne uno come Perfect Days , così esatto da riuscire a trasformare qualcosa di semplicissimo in qualcosa di significativo. Sarebbe noiosissimo in mano a chiunque, e non ci sono dubbi che in altri casi lo sarebbe stato anche in mano a Wenders, invece qui c'è un’esplorazione appassionante e appagante di una quotidianità essenziale ma piena. (Esquire Italia)

La ricerca della completezza nella formula di una semplicità presa a piene mani da Ozu è la chiave di volta di Perfect Days. Ecco cosa ha raccontato Wim Wenders tornato al festival di Cannes (Sentieri Selvaggi)