Re Carlo III "è molto malato": a Londra si aggiorna il Menai Bridge per il funerale
Re Carlo III “è molto malato”: a Londra si aggiorna il Menai Bridge per il funerale "Ci si prepara al peggio", ha rivelato un membro dell'esercito ROMA – Le condizioni di salute di Re Carlo III preoccuperebbero. Il sovrano, al quale è stato diagnosticato un cancro lo scorso febbraio, starebbe peggiorando velocemente. Lontano dagli impegni pubblici, i pettegolezzi e le dicerie sullo stato del re non mancano di certo, così come le fake news sulla sua presunta morte. (Dire)
Su altre testate
Come sta Re Carlo III? Il sovrano si sta sottoponendo alle terapie per curare il cancro individuato all'inizio del 2024 dopo una procedura di routine alla prostata. A delineare un quadro più preoccupante di quanto non riportino le comunicazioni ufficiali è The Daily Beast: "Non va bene", riporta la testata, che fa riferimento a cicli di radioterapia per il sovrano. (Adnkronos)
Difficile dire cosa stia accadendo dietro le quinte, ma le indiscrezioni si susseguono di giorno in giorno e le smentite, così come le conferme, tardano ad arrivare. (La Gazzetta dello Sport)
Le condizioni di salute di Re Carlo III, 75 anni, preoccupano la Royal family. «Nelle ultime settimane ho parlato con gli amici del sovrano, abbiamo avuto conversazioni riguardo sulla sua salute, la risposta comune è stata “Non sta andando bene”», ha spiegato Tom Sykes del Daily Beast. (ilmessaggero.it)
Re Carlo "sta meglio e martedì tornerà in pubblico". Tutto sembra essere rientrato però. (Il Giornale d'Italia)
Le condizioni di salute di re Carlo III stanno allarmando non poco i sudditi inglesi. Secondo le indiscrezioni rivelate da alcuni insider a dei tabloid americani, il monarca " Sta male ed è peggiorato ". (Tuttosport)
La notizia è rimbalzata sui quotidiani stranieri: l’operazione Menai Bridge, il piano per i funerali di Re Carlo, è in fase d'aggiornamento. Tuttavia, il fatto che l’operazione Menai Bridge possa essere fase di aggiornamento non si lega a una maggiore preoccupazione nei confronti della salute del Re, ma è normale prassi. (L'HuffPost)
