Gli studenti smontano le tende alla Sapienza e protestano sotto La7 contro David Parenzo

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Per giorni hanno rappresentato il nuovo simbolo della protesta degli studenti della Sapienza per chiedere un incontro pubblico alla rettrice Antonella Polimeni e il boicottaggio di Israele. Ora le... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

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C'è un giornalista, David Parenzo, che per la seconda volta è diventato bersaglio degli antagonisti di estrema sinistra di Cambiare rotta. Sono gli estremisti di sempre, antifà, che ora si chiamano pro-Pal, cioè schierati in difesa dei diritti dei palestinesi che stanno subendo la violenta reazione di Israele (Secolo d'Italia)

Ancora una volta il giornalista David Parenzo diventa bersaglio delle contestazioni, di nuovo – come qualche settimana fa alla Sapienza – nel mirino dei giovani comunisti di “Cambiare rotta” e di “Opposizione studentesca di alternativa” che gli rinfacciavano le minacce e le bombe … Potrebbero sembrare gli strascichi degli scontri del 25 aprile, ma la verità è che la Liberazione c’entra poco. (La Stampa)

"Sono qui a lavoro dalle 8, mi sembra tutto sotto controllo". David Parenzo si collega con Andrea Pancani a Coffee Break, il programma che precede il suo L'aria che tira, e fa spallucce riguardo alla nuova, vergognosa aggressione (verbale) ai suoi danni avvenuta davanti alla sede di La7 (Liberoquotidiano.it)

Poco più di una decina di attivisti Filo-palestinesi hanno contestato il giornalista David Parenzo - con le mani alzate davanti alle porte del centro di produzione La 7, a Roma, accusando la Brigata Ebraica di violenze verso i Filo-Palestinesi e chiedendo a Parenzo di condannare i presunti atti di violenza. (Repubblica TV)

Resta alta la tensione dopo gli scontri a Milano , in occasione dei festeggiamenti per il 25 aprile, tra i manifestanti pro - Palestina e la Brigata ebraica. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Gli studenti si sono presentati durante la diretta de L’Aria che tira e il conduttore ha precisato che non ha potuto incontrarli perché aveva una «scaletta da rispettare». «Io rendo conto di quello che dico e non di altro, ognuno si assume la responsabilità delle proprie parole. (Open)