Studenti Sapienza ancora incatenati e in sciopero della fame

Il Messaggero Veneto INTERNO

Sono ancora incatenati davanti al rettorato dell'Università La Sapienza, e in sciopero della fame, Francesca e Leonardo, entrambi dell'organizzazione Cambiare Rotta e studenti dell'ateneo romano. "Andremo avanti a oltranza fino a che la rettrice Antonella Polimeni non ci darà una risposta e aprirà con noi il dialogo", spiegano. I ragazzi ricordano anche l'appuntamento per l'assemblea studentesca in programma oggi alle 18 al pratone, nella città universitaria, dove è invitata la rettrice, oltre alla governance d'ateneo, "affinché - sottolineano - possano fare un passo indietro rispetto alla loro scelta politica di non rompere gli accordi che oggi ci rendono complici del genocidio in Palestina e dell'escalation militare generalizzata". (Il Messaggero Veneto)

Su altre fonti

La difesa di Pd e M5S Valter Mazzetti, sindacalista di polizia, è nero di rabbia. E lo si può capire: ieri alla Sapienza per l’ennesima volta i manifestanti e gli agenti sono venuti alle mani. E per l’ennesima volta la sinistra, un pezzo del Pd e M5S inclusi, anziché schierarsi coi tutori dell’ordine prendono le difese di chi vuole imporre le proprie idee tentando di assaltare prima il rettorato e poi il commissariato. (Nicola Porro)

Un vero peccato, anche perché il Requiem «Stringeranno nei pugni una cometa», in prima esecuzione romana, era un evento molto atteso, sia per il grande interesse che suscita da tempo il lavoro di Silvia Colasanti, una delle compositrici italiane più originali e interessanti della sua generazione, sia per la partecipazione della poetessa Mariangela Gualtieri, autrice dei testi nonché voce recitante. (il manifesto)

A volte si tratta di notizie fortemente esagerate, a volte di fake news, come nel caso delle ormai note manganellate agli studenti minorenni di Pisa dovute, secondo la versione diffusa dagli agenti, alla necessità di impedire ai ragazzi di avvicinarsi alla Sinagoga. (il manifesto)

"Proprio ieri ho avuto un incontro con le studentesse e gli studenti in Commissione della Regione Lazio e ho sottolineato come lo scenario attuale necessitasse di una presa di posizione e di una chiarezza che potesse dare ai fatti la giusta gravità. (Fanpage.it)

Eppure, gran parte dell'intellighenzia progressista continua a puntare il dito contro i poliziotti "manganellatori", il tutto nel silenzio tombale di Elly Schlein che non ha speso una parola in solidarietà degli agenti o per condannare i violenti. (Liberoquotidiano.it)

Così a Tagadà (La7) Pier Luigi Bersani commenta le parole di condanna pronunciate ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui disordini nati all’Università Sapienza di Roma durante una manifestazione pro Palestina (“Questo non è manifestare ma delinquere”, ha scritto ieri Meloni su X). (Il Fatto Quotidiano)