Sciopero Rai, Tg1 e Tg2 in onda grazie al sindacato di destra

Strisciarossa INTERNO

Sciopero Rai, Tg1 e Tg2 in onda grazie al sindacato di destra | In In Polemica | Di Di Marcella Ciarnelli “Questo telegiornale va in onda in forma ridotta per lo sciopero dei giornalisti e chi vi parla è un componente del Comitato di redazione”. Bei tempi quando alla Rai, la più grande azienda culturale del Paese, se veniva indetto uno sciopero si rispettava la decisione dei lavoratori e con civiltà venivano comunicate ai tele utenti le ragioni dell’iniziativa di lotta. (Strisciarossa)

Su altri media

Del diktat partito dal settimo piano di Viale Mazzini per far fallire la protesta sindacale. ROMA — All’indomani dello sciopero che ha spaccato le redazioni dei telegiornali Rai, a Saxa Rubra non si parla d’altro. (la Repubblica)

"Era stato lanciato questo poderoso sciopero da parte dell'ex sindacato unico della Rai, il Soviet di Usigrai. Uno sciopero surreale contro l'occupazione politica della Rai, come se nei 50 anni precedenti fossero andati in onda dalla Svizzera". (Liberoquotidiano.it)

Oggi in RAI non si parla d’altro e probabilmente sarà così ancora a lungo, perché è una svolta storica che non ha precedenti. Lo sciopero dei giornalisti RAI indetto ieri da USIGRAI è stato un flop. (StrettoWeb)

Roma, 7 mag – Basterebbe ragionare un minimo: ma che sistema opprimente è uno in cui tutta la stampa rimbalza in modo praticamente unanime uno stesso e identico messaggio? Non ci vuole neanche un genio per capirlo, sarebbe sufficiente semplicemente fare le dovute addizioni e unire i puntini. (Il Primato Nazionale)

Alfredo Rossi, responsabile dell’ambulatorio di tricologia del Policlinico Umberto I, Laura sta vivendo una rinascita, per via di un innovativo trattamento proveniente dagli Stati Uniti e applicato dai nostri medici. (Frosinone News)

Il grottesco, per affrontare il tema apparentemente secondario, è il disinteresse mostrato dai vertici sulla mancanza di approvazione definitiva del Contratto di servizio, pur siglato nella seduta dello scorso 18 gennaio dal consiglio di amministrazione e dal governo un paio di mesi dopo, e ora all’esame della Corte dei conti. (il manifesto)