La tragedia di Mattia, giallo sul defibrillatore. "E' la prima cosa da fare poteva salvargli la vita"

QUOTIDIANO NAZIONALE SPORT

– Mattia Giani si poteva salvare? E’ la domanda che più di ogni altra tormenta principalmente la famiglia del calciatore ventiseienne, i compagni e le società di calcio, quella dove giocava e quella che lo ha ospitato in casa. "In questi casi", quando un giocatore si accascia a terra, "la prima cosa da fare è prendere il defibrillatore, che per legge dev’essere lì a bordo campo e posizionare le due piastre sul torace: poi il macchinario è intelligente e fa tutto da solo, si aziona solo se c’è necessità". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

"La federazione ha fatto la cosa più giusta - ha dichiarato il tecnico valdelsano Nico Scardigli - Fino alla data dei funerali saremo fermi con tutte le attività, stacchiamo dal campo. Un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni in programma per l’intero fine settimana, inclusi anticipi e posticipi. (LA NAZIONE)

Sofia, la fidanzata di Mattia Giani, attaccante del Castelfiorentino morto sul campo di calcio a soli 26 anni, le ha affidate ai social. Un bacio amore grande come l'universo”. (LA NAZIONE)

Il giovane è deceduto dopo alcune ore di lotta fra la vita e la morte all'ospedale fiorentino di Careggi, dove era stato trasferito dopo i primi soccorsi. Il post della fidanzata di Mattia Giani Un dolore enorme per tutti i suoi cari, in particolare per la fidanzata Sofia Caruso, che ha voluto ricordarlo così sui social: «Eravamo proprio sul più bello amore mio - ha scritto la ragazza - ma grazie per esserti preso cura di me e avermi fatto capire il vero amore. (leggo.it)

Era il giorno del suo rientro da titolare nel campionato di Eccellenza dopo un lungo infortunio. Proprio quella di domenica scorsa, il giorno in cui il calciatore di 26 anni ha avuto un infarto in campo. (ilmessaggero.it)