L'Agcom ordina a Rai, Mediaset, Sky e La 7: "Riequilibrare il pluralismo"

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Per l'andamento registrato nel trimestre settembre - novembre, le società RAI, RTI, Sky Italia e La7 erano state già invitate, con comunicazione trasmessa il 30 dicembre, "a garantire il più rigoroso rispetto dei principi sanciti a tutela del pluralismo dell'informazione, avendo cura di assicurare, pur nel rispetto della libertà editoriale e alla luce dell'attualità della cronaca, un equilibrato accesso di tutti i soggetti politici al fine di garantire un'informazione completa ed imparziale". (la Repubblica)

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Per l'andamento registrato nel trimestre settembre - novembre, le società RAI, RTI, Sky Italia e La7 erano state già invitate, con comunicazione trasmessa il 30 dicembre, «a garantire il più rigoroso rispetto dei principi sanciti a tutela del pluralismo dell'informazione, avendo cura di assicurare, pur nel rispetto della libertà editoriale e alla luce dell'attualità della cronaca, un equilibrato accesso di tutti i soggetti politici al fine di garantire un'informazione completa ed imparziale». (Il Gazzettino)

L'Agcom bacchetta le emittenti radiotelevisive, perché rispettino la par condicio, anche nel periodo non elettorale. Il Consiglio dell'Authority ha accertato il " permanere delle criticità " nei notiziari delle emittenti televisive durante il trimestre passato. (ilGiornale.it)

«Riequilibrare il pluralismo», il Consiglio dell'Agcom ha deciso a maggioranza di rivolgere a Rai, Mediaset, Sky Italia e La7 «un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza rispetto a quanto rilevato nel trimestre settembre-novembre 2019». (Il Messaggero)

Il Consiglio dell'Agcom, relatore Antonio Nicita, ha quindi deciso di rivolgere alle aziende - a maggioranza e con il voto contrario dei commissari Antonio Martusciello e Francesco Posteraro, quest'ultimo perche' in dissenso sul termine per la verifica dell'ottemperanza ai provvedimenti dell'Autorita' - un ordine "affinche' provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza rispetto a quanto rilevato nel trimestre settembre-novembre 2019. (Liberoquotidiano.it)

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha esaminato i dati dei telegiornali relativi a dicembre 2019 e "ha accertato il permanere delle criticità: in particolare, i tempi fruiti da alcuni soggetti politici non sono risultati coerenti con le rispettive rappresentanze parlamentari". (Il Fatto Quotidiano)

"Nel trimestre in corso (dicembre 2019 - febbraio 2020) -si legge ancora nel documento dell'Agcom- dovrà dunque essere garantita un’informazione equilibrata e un effettivo e rigoroso rispetto del principio della parità di trattamento tra i soggetti politici, che tenga conto del grado di rappresentatività di ciascun soggetto politico, anche con riferimento al rapporto dei tempi fruiti tra i diversi soggetti politici, nel rispetto dell’autonomia editoriale e giornalistica e della correlazione dell’informazione ai temi dell’attualità e della cronaca politica". (Adnkronos)