Masters 1000 Madrid - Sinner passeggia nel derby all'esordio, Sonego si arrende in due set: Jannik avanza al terzo turno

Eurosport IT SPORT

La prima partita di Jannik Sinner da numero 1 del tabellone è una vera e propria passeggiata. E non perché trova di fronte a sé al secondo turno dei Masters 1000 di Madrid il connazionale, amico e compagno in doppio Lorenzo Sonego, infliggendogli un 6-0 6-3 nell'arco di un'ora e nove minuti. Ma perché l’avversario torinese è quasi impalpabile al cospetto del numero 2 al mondo: rigidissimo dal braccio alle gambe, un tentativo di incoraggiamento del pubblico del centrale a inizio secondo set riesce a malapena a scaldarlo quando ormai è troppo tardi. (Eurosport IT)

Ne parlano anche altre fonti

Jannik Sinner si qualifica agevolmente al terzo turno del Masters 1000 di Madrid. Tutto davvero molto facile per l’altoatesino contro Lorenzo Sonego, con quest’ultimo che non riesce a opporre resistenza e cede con il punteggio di 6-0 6-3 dopo appena un’ora e dieci minuti di gioco . (Eurosport IT)

Jannik Sinner inizia con il piede giusto al Mutua Madrid Open 2024. L’azzurro esordisce con una vittoria schiacciante contro Lorenzo Sonego, ottenendo il suo primo successo nella capitale spagnola. Di fronte alla stampa, Jannik parla di come sia rimasto lo stesso nonostante il successo, della sua personalità e delle prime sensazioni nel torneo. (LiveTennis.it)

Un agile 6-0, 6-3 in appena un'ora e otto minuti, ha permesso al numero due al mondo di accedere al terzo turno del torneo. Qui Sinner inconterà il vincente del match tra il russo Pavel Kotov e l'australiano Jordan Thompson. (Liberoquotidiano.it)

Non ci sono precedenti tra i due e questo aspetto peserà nell’approccio alla partita di Sinner. (OA Sport)

È quello che ha fatto prima di raggiungere Madrid, settimana che sfrutterà per lavorare duramente in palestra ed essere al top della forma agli Internazionali BNL d'Italia e al Roland Garros. (Tennis World Italia)

“Quando ho capito di avere talento? Non l'ho ancora capito”. “Il mio sogno? Avere abbastanza soldi per non lavorare per il resto della vita”. (La Gazzetta dello Sport)