Buchi neri supermassicci nel giovane Universo

Le stelle più grandi in questi ammassi vivono per periodi più brevi e si evolvono rapidamente in buchi neri stellari dalle dimensioni di diverse decine di masse solari: non molto grandi ma estremamente numerosi.

Nello specifico gli scienziati ritengono che l’esistenza di un seme così grande abbia velocizzato la crescita dei buchi nero supermassicci e ne abbia consentito la formazione anche agli albori del Cosmo. (Global Science)

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Ancora sorprese dai buchi neri: l' analisi della fotografia che per prima ha immortalato uno di questi mostri cosmici rivela che sono circondati da infiniti anelli di luce. Basandosi sui dati raccolti negli ultimi anni dal gruppo Eht e sulle previsioni della relatività generale di Einstein , i ricercatori hanno realizzato un modello al computer per prevedere l’evoluzione del buco nero. (La Repubblica)

«Quindi non essere in grado di tornare indietro nel tempo non è più solo un argomento statistico, bensì è un fatto insito nelle leggi fondamentali della natura. Hanno calcolato le orbite dei tre buchi neri che si influenzano a vicenda, attraverso due diverse simulazioni. (Media Inaf)

Le fasi successive di sviluppo del buco nero supermassivo potranno invece essere investigate grazie al futuro rivelatore Lisa, che verrà lanciato nello spazio attorno al 2034. Per questo, nelle fasi iniziali del suo sviluppo, quando la massa del buco nero è piccola, la crescita è molto lenta. (Media Inaf)

Secondo il loro modello, infatti, questi buchi neri migrando velocemente verso il centro della galassia avrebbero dato forma, fondendosi tra loro, al seme di buchi neri ancora più grandi. Secondo gli esperti, le più grandi tipologie di buco nero hanno avuto il tempo di formarsi poco dopo il Big Bang. (Sky Tg24 )