Berlusconi, le tappe della vicenda Mediaset: dodici anni per la sentenza definitiva, ora la nuova bufera

La Stampa INTERNO

- 26 OTTOBRE: Il tribunale condanna Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione (di cui tre condonati per l'indulto); assolve Fedele Confalonieri, condannando anche altri imputati.

La registrazione audio delle parole di Amedeo Franco, relatore in Cassazione nel processo Mediaset, secondo cui quel processo fu un "plotone d'esecuzione" riaprono ora una vicenda iniziata ormai quasi vent'anni fa.

Silvio Berlusconi nel 2013 nell'aula del Senato. (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Lo dice in una nota Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars e coordinatore di Forza Italia in Sicilia. Nessuno potrà restituire al presidente Berlusconi e a Forza Italia, il maltolto ma deve essere una ottima occasione per riformare sul serio questa giustizia che fa acqua da tutte le parti per evitare il ripetersi di ingiustizie che hanno travolto il corso della storia». (La Sicilia)

Quella decisione dei supremi giudici costò il seggio al Senato al Cavaliere. "La motivazione della sentenza - si precisa - è stata sottoscritta da tutti e cinque i magistrati componenti del Collegio, quali co-estensori della decisione. (Tiscali.it)

E’ quanto affermano in una nota, il presidente della sezione feriale della Cassazione che nel 2013 condannò Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Mediaset, Antonio Esposito, e il giudice, membro dello stesso collegio, Claudio D’Isa, a proposito dell’audio in cui il magistrato Amedeo Franco (a sx nella foto insieme ad Esposito) afferma che quella sentenza fosse stata pilotata per colpire Berlusconi. (LA NOTIZIA)

A dirlo è il magistrato Amedeo Franco, così Forza Italia ha chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta. Solidarietà a Berlusconi, come riporta Ansa, è stata espressa dal leader della Lega Matteo Salvini: “Il complotto ordito ai suoi danni è stato disgustoso: la richiesta di nominare Berlusconi senatore a vita mi sembra fondata”. (Virgilio Notizie)

Parole che Franco pronunciò nel 2013 in un incontro, dopo la sentenza di condanna, con Berlusconi e alcuni testimoni, uno dei quali registrò la conversazione. "Berlusconi – dice Franco – deve essere condannato a priori perché è un mascalzone! (Fanpage.it)

E anzi davanti al consiglio superiore della magistratura dichiarò di non essersi sentito né condizionato né influenzato nel lavoro di redazione delle motivazioni della sentenza. A parlare è Amedeo Franco, magistrato di Cassazione, giudice relatore e poi tra i firmatari del verdetto di condanna emesso dalla Suprema corte su Silvio Berlusconi (Il Fatto Quotidiano)