A Bergamo un presidio in attesa di Mattarella: "Presidente deve ascoltare la cittadinanza"

Valseriana News INTERNO

Non sarà soltanto la magistratura a scrivere in qualche sentenza e molte archiviazioni la storia dell’epidemia a Bergamo.

Nel presidio in piazza Matteotti, fuori dal Municipio di Bergamo, è possibile raccontare la propria storia personale e lasciare una testimonianza scritta.

Il gruppo ha mandato una richiesta ufficiale al Quirinale di incontrare Mattarella che però non ha trovato risposta.

Un presidio fatto di persone senza bandiere. (Valseriana News)

La notizia riportata su altri giornali

E pure adesso lo fa per indicare basi autentiche di ripresa, in oggettiva e non dichiarata contrapposizione alle letture catastrofiste di qualche leader di partito, che insiste a soffiare sterilmente sul fuoco. (Corriere della Sera)

In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana. (Il Fatto Quotidiano)

Al termine della Messa da requiem di Donizetti - davanti al cimitero monumentale della città - Mattarella ha salutato alcuni dei sindaci dei comuni della provincia e il primo cittadino di Bergamo, Giorgio Gori. (La Repubblica)

È il pensiero di Luca Fusco, presidente del Comitato “Noi denunceremo”, che raccoglie oltre 450 familiari di vittime della pandemia di Covid-19, in attesa della cerimonia di questa sera. "Noi stessi – prosegue Fusco – siamo stati invitati a partecipare come Comitato dopo numerosi solleciti al responsabile comunicazione del Comune di Bergamo lo scorso giovedì pomeriggio". (IL GIORNO)

Senza cedere alla tentazione illusoria di mettere tra parentesi questi mesi drammatici per riprendere come prima. Ricordare significa riflettere, seriamente, con rigorosa precisione, su ciò che non ha funzionato, sulle carenze di sistema, sugli errori da evitare di ripetere", ha detto ancora Mattarella. (La Repubblica)

Carenze del sistema ed errori. Durante i ''mesi caldi'' dell'emergenza Covid, Bergamo è stata vittima, suo malgrado, di un vero eccidio. (ilGiornale.it)