Barbara Palombelli risponde alle critiche: «Quando la rabbia non si controlla dobbiamo interrogarci»

Insomma, nessun passo indietro rispetto a quelle parole sul «comportamento esasperante» delle vittime che ha fatto tanto discutere, specialmente sul web, contenuto nel discorso sui femminicidi pronunciato durante la puntata di Forum del 16 settembre

E anche in un’aula televisiva si ha il dovere di guardare la realtà da tutte le angolazioni.

Stabilire ruoli ed emettere condanne senza conoscere i fatti si può fare nei comizi o sulle pagine dei social, non in tribunale. (Open)

Ne parlano anche altri giornali

A cura di Ilaria Costabile. Barbara Palombelli dice la sua dopo le polemiche che sono nate in merito al discorso pronunciato dalla giornalista ieri, giovedì 16 settembre, durante la puntata di Forum, in cui si chiedeva se una donna vittima di femminicidio avesse avuto un "comportamento esasperante". (Tv Fanpage)

La giornalista si era resa protagonista ieri di una frase francamente incomprensibile, aveva detto che “Negli ultimi sette giorni ci sono state sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. (neXt Quotidiano)

Qualcosa che non possiamo più accettare in un'Italia che ha registrato 83 femminicidi dall'inizio dell'anno. Il 5 settembre Chiara Ugolini, 27 anni, viene uccisa durante l’aggressione a sfondo sessuale subita dal vicino di casa. (Wired.it)

"Questi uomini erano completamente fuori di testa o c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo, anche dall’altra parte?”. E ancora Barbara Palombelli prova a chiedere se esista una giustificazione additabile al comportamento esasperante delle donne? (L'Unione Sarda.it)

È una domanda che dobbiamo farci per forza, soprattutto in questa sede, in tribunale bisogna esaminare tutte le ipotesi“. Palombelli stava introducendo il caso del giorno, quello dei coniugi Rosa e Mario. (L'HuffPost)

"E' una persona intelligente, perfino lei si iscrive al partito dei 'forse quella donna un po' se l'è andata a cercare'?" Non lo so, boh, ma mi sembra proprio che siamo alla canna del gas morale", conclude Scanzi (Adnkronos)