Schizofrenico morto in cella, la procura indaga per istigazione al suicidio

La Stampa INTERNO

La procura di Torino ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio in merito alla morte di Alvaro Fabrizio Nuñez Sanchez, il trentunenne che domenica si è impiccato in cella al Lorusso e Cutugno. Il fascicolo, al momento senza indagati, è affidato al pubblico ministero Valeria Sottosanti. L’uomo, in carcere per avere tentato di uccidere il padre lo scorso agosto, era affetto da gravissimi problemi psichici. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

La denuncia arriva dal Segretario Generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che dichiara: “Siamo fuori controllo in tutte le carceri del distretto e italiane, peggio del Far West, il sovraffollamento è spaventoso, ad esempio, nel carcere di Torino: a fronte di una capienza di circa 1090 detenuti sono presenti circa 1500 detenuti. (TorinOggi.it)

“Nella giornata di ieri, verso le 15, un detenuto italiano ristretto presso la VI Sezione del Padiglione A ha colpito con un violentissimo pugno al volto ad un agente per futili motivi. (TorinOggi.it)

Dopo il suicidio in carcere del 31enne di origini equadoregne Fabrizio Alvaro Nunez nella sua cella del carcere – dove non avrebbe dovuto stare visto che a novembre era stato deciso il suo trasferimento in una Rems - la situazione nell’istituto penitenziario di Torino sta diventando esplosiva. (La Stampa)

Sembra scricchiolare il rapporto tra il sottosegretario alla Giustizia con delega alla polizia penitenziaria, Andrea Delmastro, e alcune organizzazioni sindacali del corpo. L’attacco arriva infatti da Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria). (La Provincia di Biella)

La salute mentale in carcere Ma che cosa ci faceva in prigione Alvaro Fabrizio Nuñez Sanchez, detenuto di 31 anni, affetto da gravi patologie psichiatriche, suicidatosi nel carcere di Lorusso e Cutugno, a Torino, lo scorso 24 marzo? Niente, assolutamente niente. (LA NAZIONE)

Istigazione al suicidio è l'ipotesi di reato, ancora provvisoria, che la procura di Torino ha formulato per il caso del trentunenne che la sera del 24 marzo si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo alle sbarre della propria cella. (La Repubblica)