Bene i rifiuti ma il primo posto in Ue è a rischio. Luci e ombre dell’economia circolare italiana

Energia Oltre ECONOMIA

Buone notizie dalla gestione dei rifiuti, che aiuta l’Italia a mantenere il primo posto in Ue per circolarità. Non mancano però i tasti dolenti. Tutti i numeri del “Sesto Rapporto sull’Economia Circolare” di Circular Economy Network e ENEA L’Italia conserva a fatica il primo posto tra le cinque maggiori economie europee per circolarità delle risorse grazie alla gestione dei rifiuti. I campioni della circolarità sono le piccole e medie imprese, la maggior parte delle quali realizza pratiche di economia circolare. (Energia Oltre)

Ne parlano anche altri giornali

Il rapporto sull’economia circolare in Italia fotografa un paese riciclone ma anche consumista, una contraddizione difficile da sciogliere Circular Economy Network ed ENEA pubblicano i dati sull’economia circolare in Italia (Rinnovabili)

L’Italia primeggia nel riciclo dei rifiuti, come è emerso dal VI Rapporto sull’Economia Circolare, redatto dal Circular Economy Network ed ENEA e presentato oggi 10 maggio a Roma. Ma non c’è solo il riciclo e molti passi devono ancora essere fatti (greenMe.it)

L’Italia si conferma il Paese più circolare d’Europa, seguita da Germania, Francia e Spagna, soprattutto per il riciclo dei RAEE (87,1%) e degli imballaggi (71,7%). (GEA)

Quasi un quinto di quello che produciamo viene dal riciclo: nel tasso di utilizzo circolare di materia siamo secondi solo alla Francia. In Italia, il risparmio non è solo quello delle famiglie. (Corriere della Sera)

Del resto se per bere un bicchiere d’acqua o per fare la spesa usiamo oggetti che durano secondi o minuti prima di trasformarsi in rifiuti smaltiti male non possiamo pensare che tutto fili liscio all’infinito: lo spreco riguarda ormai buona parte di una popolazione globale che ha superato gli 8 miliardi di persone. (L'HuffPost)

Per la prima volta, le performance di circolarità delle cinque maggiori economie dell’Unione Europea sono state comparate usando gli indicatori della Commissione europea: produzione e consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde, competitività e innovazione, sostenibilità ecologica e resilienza. (Notizie d'Abruzzo)