Legge di Bilancio 2024: novità superbonus e costruzioni

Infobuildenergia INTERNO

Per il settore delle costruzioni quello appena concluso è stato un anno ricco di provvedimenti legislativi importanti. Parlamento e Consiglio dei ministri hanno infatti chiuso le loro attività con l’approvazione, il 29 dicembre scorso da parte della Camera dei deputati, della Legge di Bilancio 2024, mentre il giorno prima il Cdm ha varato un decreto-legge – definito “salva liti” o “piano di aiuti” – in materia di Superbonus. (Infobuildenergia)

Se ne è parlato anche su altri media

"Chi beneficerà veramente della proroga? - chiede Carmelo Finocchiaro, presidente Confedercontribuenti -. Ne potranno usufruire solamente i singoli cittadini, e dunque chi possiede una villa unifamiliare? Oppure la proroga varrà anche per i condomini? O forse ci saranno alcuni condomini che otterranno la proroga, e altri che invece che dovranno trovare un modo per portare a termine i lavori con il bonus del 70%? Tutta questa vicenda sembra una commedia napoletana degna dell'asse Garbatella-Padania. (idealista.it/news)

UDINE. I costruttori ne sono convinti anche perché, alla fine, la mini proroga concessa dal decreto Mille proroghe va incontro alle esigenze di un condominio su cento. (Il Messaggero Veneto)

In 2.200 condomini del Veneto il Superbonus, che doveva essere una formula di guadagno perché sostanzialmente rimborsato dallo Stato, è invece una spada di Damocle: dove i cantieri non sono stati ultimati entro il 31 dicembre, lo sconto in fattura passa dal 110 al 70% e bisogna tirare fuori i soldi, col rischio sempre più concreto di centinaia e centinaia di contenziosi. (Corriere della Sera)

Il piano di aiuti, introdotto dal decreto Salva spese, in vigore da poche ore, potrà anche in provincia stimolare nuovi lavori ma l’impatto prevedibile, con le risorse a disposizione, per gli interventi di Superbonus ancora da chiudere riguarderanno meno di un condominio su cento. (SIENA FREE)

Niente revoca del beneficio e recupero delle relative somme da parte dell'Agenzia delle Entrate per i lavori del superbonus realizzati ma non ultimati al 31 dicembre 2023, per i quali si è optato per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. (professioneArchitetto)

Salva l’agevolazione al 110% anche per chi ha fatto lo sconto in fattura o la cessione del credito su tutti i lavori certificati entro dicembre 2023. Per i redditi più bassi, con Isee sotto i 15mila euro e che abbiano raggiunto entro il 31 dicembre di quest’anno il 60% dei lavori, il Fondo di povertà compenserà la differenza tra il 70% di agevolazione prevista dal primo gennaio e il 110%. (CremonaOggi)