La Russia prende Berdichy. Ucraina: “Mosca è riuscita a sfondare”. Macron: “Se rompono il fronte, non escludiamo l’invio di truppe”

Il Fatto Quotidiano ESTERI

La Russia non può sfondare la linea del fronte ucraino, a costo di impedirlo inviando militari Nato. La preoccupazione per quella che nelle prossime settimane potrebbe trasformarsi in una nuova avanzata russa non preoccupa solo Kiev, che ha iniziato a ricevere i primi rifornimenti di armi dagli Stati Uniti dopo l’approvazione dell’ultimo pacchetto di aiuti da circa 60 miliardi di dollari. Il timore che gli uomini di Vladimir Putin possano dilagare è presente anche all’Eliseo, tanto che, mentre Mosca ha raso al suolo la cittadina di Chasiv Yar, uno degli obiettivi della sua lenta avanzata, e conquistato il villaggio di Berdichy, sempre nella zona di Avdiivka, il presidente Emmanuel Macron torna a prospettare il coinvolgimento diretto di militari europei nel conflitto: “Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – ha detto in un’intervista all’Economist – dovremmo legittimamente porci la domanda” se inviare soldati europei. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

. Lo ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. (Il Messaggero Veneto)

“Se i russi dovessero andare a sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non è il caso – dovremmo legittimamente porci il problema”, ha affermato. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Il presidente francese torna a mettere in guardia la Russia: in caso di sfondamento del fronte in Ucraina, l'invio di truppe di terra occidentali non è da escludere. Dalle pagine di The Economist, Emmanuel Macron torna su un concetto espresso a febbraio e che allora aveva fatto molto discutere. (Adnkronos)

Emmanuel Macron ha affermato all’Economist che l’invio di truppe di terra in Ucraina non va escluso se Mosca dovesse “sfondare la linea del fronte” e se Kiev lo richiedesse. Milano, 2 mag. (Agenzia askanews)

E ancora: "Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni", quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e aerei all'Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)