Veneto, sconfitte in serie per i no vax: tutte perse le 300 cause dei sanitari

Corriere SALUTE

Sono trecento le cause di medici, infermieri e operatori sanitari no vax che pendono davanti ai giudici dei tribunali civili e al tar. E sono tutte cause perse. La decisione della Consulta di giovedì primo dicembre, che ha stabilito la legittimità della legge che imponeva l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari, salva dal baratro sanità pubblica e privata. Perché al di là dei principi sulla salvaguardia della salute pubblica, dal momento che i no vax sono tutti tornati al lavoro, la questione era prettamente economica: se la Consulta avesse stabilito l’illegittimità dell’obbligo, e se di conseguenza gli ospedali, le Usl e le Rsa avessero dovuto risarcire tutti quelli che avevano chiesto arretrati e danni morali per la sospensione dal lavoro, sanità pubblica e privata sarebbero collassate. (Corriere)

Ne parlano anche altri giornali

Il 1° dicembre 2022 un ulteriore capitolo si è aggiunto allo storytelling italico dei no vax: la Consulta ha bocciato gli ennesimi ricorsi intentati contro gli obblighi vaccinali stabili dal Governo nel corso della gestione sanitaria della pandemia da Covid-19. (Altalex)

La decisione della Corte Costituzionale ha fatto rinsavire qualcuno a arrabbiare qualcun altro. Come ad esempio chi ancora viene vessato nei reparti dopo mesi di sospensione dal lavoro, ma anche quel 10% (o più) che ha deciso di non fare l’iniezione vivendo ai margini della società per molte settimane. (Radio Radio)

02 DIC “Nella storia della medicina i vaccini rappresentano una delle più grandi vittorie sulle malattie e sono tra i presidi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo”, così iniziava il documento della FNOMCeO dell’8 luglio 2016, redatto nel pieno della discussione sulla Legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale. (Quotidiano Sanità)

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull'obbligo vaccinale del personale sanitario. (Avvenire)

ROMA – Dopo la bocciatura di ieri sera da parte della Corte Costituzionale ai ricorsi presentati dai sanitari sospesi dal servizio perchè non vaccinati al Covid19, rimane aperta la questione per i militari che sono rimasti a casa senza stipendio. (Dire)

Egregio direttore, a proposito della recente sentenza della nostra Corte Costituzionale sull'obbligo di vaccino, avrà sicuramente letto che la Corte suprema di New York ad ottobre ha stabilito l' illegittimità dei licenziamenti di coloro che non si sono sottoposti all' iniezione anti Covid poiché «essere vaccinati non impedisce a un individuo di contrarre o trasmettere il Covid 19». (ilgazzettino.it)