Morto Enzo Collotti storico della Germania e del fascismo

Corriere della Sera ESTERI

Il costante richiamo all’antifascismo si rifletteva anche nei giudizi di Collotti sui due Stati che avevano raccolto l’eredità catastrofica del Terzo Reich.

Ed è quindi del tutto appropriato definire lo storico Enzo Collotti, scomparso all’età di 92 anni, un intellettuale mitteleuropeo: ne aveva la serietà, la finezza, il tratto cosmopolita.

In aperto dissenso con Renzo De Felice, Collotti riteneva che il movimento di Mussolini e quello di Hitler fossero strettamente apparentati. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Mi limiterò solo ad accennare alle sue ricerche su Weimar, sulla Germania nazista e sulle due Germanie dal 1945 alla caduta del Muro di Berlino; a quelle sulla Seconda guerra mondiale, sul Nuovo Ordine Europeo e sulle sue diverse articolazioni territoriali (dall’occupazione della Polonia al Litorale Adriatico, alla Risiera di San Sabba, su cui Enzo testimoniò in un memorabile processo); alla storia dell’antifascismo in Italia e in Europa; al fascismo internazionale e a quello italiano; alla persecuzione (Il Manifesto)

L'ATTUALITÀ del lascito dei suoi studi appare oggi tanto più centrale, come fattore di informazione e formazione del pensiero, quanto più evidente si mostra lo scadimento della dialettica interna alla sfera pubblica nazionale attorno ai temi della struttura e della forma della democrazia; dell'eredità (Il Manifesto)

Dal 1965 Collotti ha insegnato alle Facoltà di Lettere delle Università di Trieste e Bologna, fino al 1987, quando passò alla cattedra di storia contemporanea all'Università di Firenze fino al suo ritiro dall'insegnamento nel 2000. (LA NAZIONE)

È l’analisi che ha caratterizzato la sua opera di ricerca e di studio e che ora mancherà al nostro Paese e alla Toscana”. Di seguito il link a un’intervista realizzata nell’ambito delle iniziative della Regione Toscana per il Giorno della Memoria: https://youtu. (Toscana Notizie)