Tank israeliani circondano Rafah. Da Assemblea Onu ok a Palestina come Stato membro

L'Italia si è astenuta dal voto. Tel Aviv: "La decisione delle Nazioni unite è una ricompensa per i terroristi di Hamas" Le truppe israeliane sono avanzate lungo la strada principale che separa a metà la città di Rafah, nell’estremo sud della Striscia di Gaza. La parte est è stata così completamente circondata dai carri armati israeliani che aspettano ora nuovi ordini sul se e come avanzare. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha votato per approvare l’espansione delle operazioni militari nella città al confine con l’Egitto, ma due fonti che hanno parlato ad Axios precisano che l’espansione sarà limitata per non far innervosire gli Stati Uniti che più volte si sono detti contrari a un’azione militare a Rafah. (LAPRESSE)

La notizia riportata su altre testate

L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha votato ad ampia maggioranza la risoluzione che riconosce la Palestina come qualificata per diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, raccomandando al Consiglio di sicurezza di riconsiderare la questione. (Il Sole 24 ORE)

Giornata storica per la Palestina, che fa un primo passo verso l'ammissione a pieno titolo nelle Nazioni Unite. (ilGiornale.it)

La risoluzione Onu sulla Palestina La risoluzione in questione era stata presentata dagli Emirati Arabi Uniti ed è stata approvata con una larga maggioranza con ben 143 voti favorevoli, 9 contrari e 25 astenuti. (Il Primato Nazionale)

Giornata storica ieri per il riconoscimento internazionale della Palestina: l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che esorta il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare la piena adesione dello Stato all'Onu. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una volta di più, l'Italia non perde occasione per coprirsi di vergogna e di ridicolo e per compiere una scelta scellerata e infame. Tra gli Stati che si sono espressi analogamente vi è anche l'Ucraina del guitto Zelensky, attore Nato. (Il Giornale d'Italia)

Per l'approvazione piena è ora necessario il via libera del Consiglio di Sicurezza, dove gli Usa il mese scorso hanno posto il veto, a cui l'Onu ha raccomandato di "riconsiderare favorevolmente la questione". (Il Giornale d'Italia)