In trenta contro i poliziotti per liberare un rapinatore

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Da un momento all'altro. È stata proprio una questione di attimi perché giovedì pomeriggio in via Padova la polizia si trovasse accerchiata da oltre una trentina di immigrati urlanti, accorsi «in difesa» di un pregiudicato algerino di 17 anni davanti a un ristorante etnico. Il giovane, infatti, era appena stato bloccato dagli investigatori della squadra mobile, i «Falchi», che lo accusano di aver rapinato venerdì scorso, insieme a due complici, in via dei Giardini - quindi in pieno centro e a due passi dalla questura - un turista montenegrino di 56 anni del suo orologio di lusso, un cronografo Audemars Piguet del valore di 20mila euro. (ilGiornale.it)

Su altri giornali

Incastrati dal sistema di riconoscimento facciale. Così, giovedì pomeriggio, sono finiti in manette il 19enne marocchino L.O. (IL GIORNO)

Si ripropone un copione quasi identico ad appena un mese dal fatto avvenuto a Torino come, purtroppo, avevamo annunciato quando abbiamo detto chiaramente che gli effetti nefasti della continua delegittimazione delle Forze dell’ordine che abbiamo registrato nelle ultime settimane ha questo come risultato. (Secolo d'Italia)

Polizia accerchiata in via Padova a Milano La rivolta in strada, ferito un agente (Virgilio Notizie)

Circa 30 persone avrebbero accerchiato i poliziotti che stavano arrestando un 17enne in via Padova a Milano. (Fanpage.it)

Quando il rapinatore viene bloccato dai «falchi» della questura in via Padova, all’esterno di un ristorante etnico, il ragazzo, un 17enne algerino con numerosissimi precedenti, inizia a gridare in arabo. (Corriere Milano)

Due equipaggi dei “Falchi” in borghese, due foto sul cruscotto. Sono segnaletiche comparate con i frame delle telecamere di via dei Giardini, quelle che hanno documentato venerdì scorso, 22 marzo, la rapina di un Audemars Piguet ai danni di un 56enne turista montenegrino (La Repubblica)