Google vi permette di usare un iPhone come chiave di sicurezza 2FA

Nelle ultime ore sono emerse importanti novità sull’aspetto della sicurezza e che legano il mondo Google con quello Apple, in particolare degli iPhone.

Inoltre, stando a quanto menzionato da Google nella pagina dei requisiti per l’Adavanced Protection Program, sarà necessario un dispositivo aggiornato almeno a iOS 10 per l’utilizzo come chiave 2FA.

Chiaramente anche i dispositivi Android possono essere usati come chiavi di sicurezza 2FA. (MobileWorld)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Grazie ai launcher si possono davvero compiere piccoli capolavori come vi abbiamo raccontato con le personalizzazioni 8bit o stile Fortnite. Si possono spostare le app nelle varie pagine, raggrupparle e infischiarsi di griglie piuttosto rigide come su iOs. (Wired Italia)

Ricordiamo che l'hardware dedicato al Face ID non ha ricevuto modifiche sostanziali sin dal momento della sua introduzione su iPhone X. (HDblog)

Si tratta, in sostanza, di un nuovo toggle, che secondo le ultime testimonianze disponibili si troverebbe all’interno della beta 2 di iOS 13.3.1 in un percorso ben preciso. Arrivano le prime informazioni, in queste ore, per quanto riguarda un rilascio da monitorare con grande attenzione, come quello incentrato su iOS 13.3.1 beta 2. (OptiMagazine)

Se inizialmente Apple dichiarò che si trattava di "comportamento previsto", in seguito chiarì che la posizione veniva utilizzata per disabilitare la banda ultra larga in luoghi proibiti. La società ha quindi promesso di introdurre un interruttore in un futuro aggiornamento per risolvere il problema, ed a quanto pare è stata di parola. (HDblog)

Una notizia che si aggiunge a quanto già trapelato su iPhone 12 Pro, che dovrebbe godere anche di un sistema 3D di tipo ToF anche sul comparto fotografico posteriore del device. Non sappiamo se quanto trapelato potrebbe essere la conseguenza di quello che progressivamente dovrebbe essere imposto dall’Unione Europea, ma è comunque interessante: gli iPhone nel 2021 potrebbero affidare qualsiasi loro forma di connettività esclusivamente al wireless. (Telefonino.net)

Cellebrite ha invece presentato in un webinar a inizio 2020 le novità introdotte nel suo software, che prende spunto dall’exploit checkm8 per acquisire interamente il contenuto dei dispositivi Apple senza necessità di utilizzare il jailbreak. (Cyber Security 360)