Incidente sul lavoro a Napoli, morto un operaio ventenne nel cantiere della metropolitana

Incidente sul lavoro a Napoli, morto un operaio ventenne nel cantiere della metropolitana
Sky Tg24 INTERNO

La tragedia si è verificato in zona Capodichino. La vittima aveva 20 anni. Altre due persone sono rimaste ferite e sono state ricoverate in prognosi riservata. Gli uomini sarebbero stati travolti dal cedimento del terreno Un incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere della metropolitana di Napoli, in zona Capodichino. Il bilancio è di un morto, un operaio di 20 anni, e due feriti in prognosi riservata. (Sky Tg24 )

Su altri giornali

«Quello che ci teniamo a dire è che questo accade perché il lavoro edile non è visto come usurante, ma oltre i 60 anni non si hanno più i riflessi di un giovane, nonostante nostro padre fosse molto scrupoloso, un ottimo lavoratore, un capo cantiere di quarto livello». (La Repubblica)

Sono passate le 14 quando l’operaio Antonio Russo, 63 anni, originario di Giugliano, dal cantiere della Sinergo in viale Fulco Ruffo di Calabria – la strada che conduce all’aeroporto di Capodichino – si cala sottoterra e sale sul carrello che dovrà raggiungere la “talpa” che sta scavando il tunnel della metro a Poggioreale. (Positanonews)

La dinamica dell’incidente è ancora da ricostruire. Altri due operai rimasti … (Il Fatto Quotidiano)

Operaio morto nel cantiere della metropolitana a Napoli, Maurizio de Giovanni: «Il mondo del lavoro segue solo il profitto»

Il primo punto è chiaro: stabilire in quale regime contrattuale lavoravano i tre operai coinvolti nell’incidente di due giorni fa. A partire dal trenino di traduzione, dal mezzo su rotaie che serviva a portare gli operai dalla parte alta del cantiere al centro delle attività, che è improvvisamente deragliato. (ilmattino.it)

Era alla guida di un carrello, una sorta di trenino, per spostarsi all’interno della galleria tra le stazioni in costruzione di Poggioreale e Capodichino della linea 1 della Metropolitana di Napoli. Sul mezzo, insieme a lui, c’erano altri due operai. (il manifesto)

Per Maurizio de Giovanni le morti sul lavoro sono come quelle dei migranti in mare: storie di persone nascoste dietro numeri assurdi, che ormai non fanno nemmeno più notizia. De Giovanni, siamo di fronte a nuove schiavitù, di vite senza valore?«Sì, credo che vi sia innanzitutto un serio problema legislativo, con una legge killer sugli appalti perché chi li vince non è poi lo stesso che effettivamente va ad eseguire i lavori, divisi per questioni di profitto tra piccole imprese che non hanno alcuna cautela verso i loro operai, mandati letteralmente al macello. (Corriere della Sera)