Cerizza e Bartolini: «Il suono, come non lo avete mai visto»

Dai ritratti dei musici di corte alle arti applicate che hanno decorato strumenti e libretti, dalle intemperanze sonore dadaiste ai versi futuristi, la relazione tra le arti visive e la musica ha attraversato i secoli, spingendo le sette note oltre lo spartito e rifuggendo le categorizzazioni. Quel che però, fino ad ora, non avevamo ancora visto è l’utilizzo della musica come soggetto in un padiglione della Biennale Arte. (Esquire Italia)

Ne parlano anche altri media

«Farò a breve un esposto alla Corte dei Conti per il finanziamento pubblico accordato al Padiglione Italia, che è un orrore contro l'umanità». Lo ha detto giovedì 18 aprile a Venezia Vittorio Sgarbi, a margine della presentazione di Ifis Art, invitando Banca Ifis ad evitare di finanziare ulteriormente il sito. (La Nuova Venezia)

Merito di un Padiglione, curato da Luca Cerizza con Massimo Bartolini come unico artista (ma non solo, come vedremo), che «ascolta lo spazio» (ben 3.850 metri quadrati) e, di riflesso, sollecita al raccoglimento. (ilGiornale.it)

Biennale Arte 2024: ecco cosa troverete al Padiglione Italia (La Nuova Venezia)

Per due ragioni. Da alcuni mesi, inoltre, rappresento una fondazione pubblica per l’arte, ruolo che richiede garbo istituzionale evitando qualsiasi conflitto d’interesse tra la presidenza, che necessita di equilibrio, e la critica, diritto che ciascuno di noi deve poter esercitare liberamente, a prescindere. (Liberoquotidiano.it)

Il progetto “Due qui / To Hear” è stato curato da Luca Cerizza e realizzato dall’artista Massimo Bartolini. Venezia, 20 apr. (Agenzia askanews)

E' l'opera del Padiglione Italia, a cura di Luca Cerizza, firmata da Massimo Bartolini, per la Biennale Arte numero 60, aperta dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Un'esperienza che dialoga col tema generale della Biennale 2024 Stranieri Ovunque / Foreigners Everywhere. (Tiscali Notizie)