Facebook alle corde, per Zuckerberg è la crisi peggiore

laRegione ECONOMIA

Proprio per non pesare sui conti Zuckerberg, campione dalla libertà di espressione negli Stati Uniti, si è piegato alla richiesta del Partito comunista vietnamita di censurare i post anti-governativi.

La lotta alla cattiva o falsa informazione – hanno denunciato ancora i dipendenti – è minata dalle considerazioni politiche.

A Wall Street comunque Facebook qualche ‘amico’ ancora lo ha e nonostante la tempesta che si sta scatenando avanza decisa

I Facebook Papers aprono probabilmente la crisi peggiore di sempre per il social di Mark Zuckerberg che, dopo lo scandalo di Cambridge Analytica, pensava o quantomeno sperava di aver superato il test maggiore. (laRegione)

La notizia riportata su altre testate

Mentre la terza opzione, considerata meno probabile dagli analisti, è Opuscule che manterrebbe una sorta di collegamento diretto con Facebook. Uno sforzo per allontanare il marchio di Facebook da un esperimento del metaverso che potrebbe generare un incubo distopico? (GQ Italia)

Negli ultimi mesi infatti, la multinazionale guidata da Mark Zuckerberg ha dovuto fronteggiare tantissime situazioni critiche, a partire dall’indagine avviata nei suoi confronti dal Congresso Usa. Facebook viene infatti da un mese molto difficile in borsa e le sue prospettive al momento non sembrano preludere a un cambio di passo positivo in tal senso. (iLoveTrading)

Così un portavoce di Facebook ha replicato alla Cnn, tra le 17 testate americane che stanno pubblicando i ‘Facebook papers’. I nuovi documenti, più di 10.000 pagine, offrono uno spaccato di quanto accade all’interno della società e il suo processo decisionale. (Agenpress)

I dissidenti anti-governativi del Vietnam. Fra le rilevazioni - scrive l'Ansa - anche quelle riportate dal Washington Post citando alcune fonti e riguardanti Zuckerberg direttamente. In calo a Wall Street. (Tiscali.it)

"Facebook fa (ancora) troppo poco per contrastare odio e violenza online". Dopo un primo momento di silenzio, le alte sfere di Facebook hanno deciso di rispondere (QUOTIDIANO NAZIONALE)