Morbillo in Italia, sempre più casi anche tra gli adulti: perché preoccupano, l'intervista a Matteo Bassetti

Virgilio Notizie SALUTE

L’aumento dei casi di morbillo in Italia, soprattutto tra gli adulti, inizia a preoccupare anche gli esperti. Dopo l’allarme dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ai microfoni di Virgilio Notizie, sono arrivate le considerazioni dell’infettivologo Matteo Bassetti. L’intervista al primario della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova. L'aumento dei casi di morbillo e l'allarme dell'Oms L'andamento dei contagi in Italia: le regioni più colpite L’intervista a Matteo Bassetti L’aumento dei casi di morbillo e l’allarme dell’Oms I primi a lanciare l’allarme sono stati gli esperti dell’Oms, che fin da gennaio aveva parlato di situazione “preoccupante”. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

213 casi in tre mesi. Il morbillo? Si può dire che sia un affare di famiglia, perché i contagi avvengono nella stragrande maggioranza in ambito familiare. (la Repubblica)

L'allarme morbillo è tornato a far sentire la sua presenza in Veneto e questa volta, non è da sottovalutare. (La Voce di Rovigo)

Così a Primocanale il professor Matteo Bassetti, direttore del dipartimento interaziendale regionale delle malattie infettive, commenta i 213 casi di morbillo nel primo trimestre del 2024 riportati dal bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell'Istituto superiore di Sanità, relativa al periodo 1 gennaio - 31 marzo 2024. (Primocanale)

Le ultime rilevazioni dell’Istituto Superiore della Sanità mostrano un significativo aumento dei casi di morbillo in Italia tanto che tra gli infettivologi c’è già chi parla di epidemia. (BimbiSaniBelli)

In Italia i casi di morbillo sono in aumento, tanto che si comincia a parlare di epidemia. Dati alla mano, si scopre che nei primi tre mesi del 2024 sono stati già notificati alle Asl 213 casi di malattia. (Corriere)

Roma, 12 aprile – La minaccia di una ripresa del morbillo? In un Paese che vede la presenza di un’intera fascia di popolazione adulta non vaccinata contro la malattia è inevitabile, oltre che normale, che le infezioni possano periodicamente impennarsi verso l’alto. (RIFday)