Le mediazioni oscure nell'export di armi italiane

la Repubblica ESTERI

Sono passati quasi cinquant’anni, ma quelle figure non sono scomparse: adesso si chiamano broker o consulenti e fatturano le loro prestazioni, spesso indispensabili per concludere un contratto militare in Africa o Medio Oriente

In “Finché c’è guerra c’è speranza” Alberto Sordi interpreta un “commesso viaggiatore d’armi”: gira il mondo piazzando razzi e cannoni, eliminando la concorrenza con bustarelle piene di dollari. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Le autorizzazioni rilasciate nel 2020 per la vendita all’estero di materiale di armamento ha toccato il valore di quasi 4 miliardi di euro. Numeri di certo lontani dai picchi segnati nel 2015 (8,2 miliardi), 2016 (14,9 miliardi) e 2017 (10,3 miliardi). (Business Insider Italia)

Al secondo posto gli Stati Uniti con 456,4 milioni (+150 milioni) seguiti dal Regno Unito con 352 milioni (in calo di 67). Nel 2020 il valore delle autorizzazioni per esportazioni di sistemi militari è di 3,9 miliardi di euro (Today.it)

Le esecuzioni sono avvenute nel silenzio più totale e la notizia è stata comunicata ai familiari a cose ormai fatte. Non è il primo e non sarà l’ultimo sopruso messo in atto dal regime egiziano in materia di diritti processuali. (Il Fatto Quotidiano)

Uno è senza dubbio il Qatar, quarto nella classifica dei principali acquirenti di armi italiane con 212 milioni di euro: 195 milioni in più rispetto al 2019, dopo le maxi-commesse del 2017 e 2018. L’aspetto che maggiormente preoccupa gli analisti, però, sono gli Stati di destinazione delle ultime autorizzazioni rilasciate. (Il Fatto Quotidiano)