Parthenope: Celeste Dalla Porta è il miracolo di San Gennaro per il nuovo cinema italiano

Parthenope: Celeste Dalla Porta è il miracolo di San Gennaro per il nuovo cinema italiano

L'ironia e l'ardore, l'eleganza e la bellezza. Come Napoli, come l'estate, come il primo amore. Paolo Sorrentino si affida all'incoscienza impetuosa di un'attrice già irrinunciabile: Celeste Dalla Porta. (Movieplayer)

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Si svolgerà tra Perugia e Corciano, dal 5 al 9 giugno, la prima edizione del festival internazionale Nutriarte, evento che dà spazio alle arti, dal cinema alla danza, dal teatro alla letteratura, e che ospiterà personaggi famosi e artisti emergenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Si tratta della settima volta sulla Croisette per l’autore napoletano, la prima risale al 2004 con “Le conseguenze dell’amore”. Sabato sera scopriremo quale dei film in concorso alla 77esima edizione del festival cinematografico si aggiudicherà la Palma d’Oro. (ilmessaggero.it)

2 A cura di Daniela Seclì (Fanpage.it)

In Celeste Dalla Porta

“Lei mi somiglia”, ma lei chi? Napoli o Parthenope, la sirena fatta donna, e rimasta mare, per cui cantano Cocciante, Paoli e Sinatra? Paolo Sorrentino torna a Napoli dopo È stata la mano di Dio, e dopo quell’affondo privato c’è il compendio pubblico (e sottilmente, indefettibilmente biografico), con il lutto per passaggio di testimone: là morivano i (suoi) genitori, qui un fratello, che fatalmente “già sapeva tutto”. (cinematografo.it)

Cosa prova a essere al Festival di Cannes con il suo primo ruolo importante? «Probabilmente l'emozione più forte che abbia mai provato in vita mia. È un proseguimento di ciò che ho provato fin dal primo giorno di riprese del film». (Vanity Fair Italia)

Sotto la regia di Sorrentino aveva avuto una piccola parte nel film “E’ stata la mano di Dio”. Prima di questo ruolo da protagonista, aveva recitato in alcuni cortometraggi. (Gazzetta di Parma)