Tamponi rifiutati da 3 pazienti con sintomi Covid su 10

La Stampa SALUTE

Sos dei medici di famiglia: «Tre pazienti su 10 con sintomi rifiutano il tampone».

A delineare il fenomeno per è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), secondo il quale per l'“ondata estiva” di infezioni da Sars-CoV-2 molta responsabilità hanno i tamponi fai da te che «hanno banalizzato il testing»

Così «la diffusione del virus è facilitata dalla mancata registrazione della positività e dal ricorso a test “fai da te”». (La Stampa)

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E questa anomalia è legata anche al fatto che il tracciamento è saltato a fronte di una variante molto contagiosa". Quando va bene si fa il test fai da te e, se è responsabile, esce quando si è negativizzato. (Adnkronos)

"Buona parte dei cittadini - continua Anelli - preferisce non fare il tampone in farmacia o in strutture che possono tracciarlo. Pazienti con sintomi covid rifiutano il tampone: un fenomeno sempre più frequente in Italia. (Adnkronos)

"Ormai ogni giorno, negli studi dei medici di famiglia, si discute con pazienti che hanno sintomi riconducibili al Covid, che chiedono terapie, ma si rifiutano di fare il tampone in farmacia, da noi o in strutture pubbliche per non dovere essere costretti all'isolamento in caso di positività". (IL GIORNO)

Ma sintomi lievi. A parlarne all'Adnkronos è Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). L'annuncio su Instagram. Secondo Scotti l'ondata estiva di infezioni da Sars-CoV-2 molta responsabilità hanno i tamponi fai da te che «hanno banalizzato il testing». (leggo.it)