Green pass obbligatorio lavoro, Draghi firma Dpcm: cosa cambia

Adnkronos INTERNO

"Il soggetto preposto al controllo è il datore di lavoro, che può delegare questa funzione con atto scritto a specifico personale, preferibilmente con qualifica dirigenziale.

Nella nota, la presidenza del Consiglio ricorda cosa cambia da venerdì, quando il certificato verde diventerà d'obbligo sul posto di lavoro.

È quanto sottolinea il ministro per la Pubblica amministrazione Brunetta, dopo la firma del Dpcm

In nessun caso l’assenza della certificazione verde comporta il licenziamento". (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Il conto alla rovescia è iniziato da giorni: venerdì 15 ottobre scatta l'obbligo del green pass per entrare nei luoghi di lavoro per tutti i dipendenti pubblici e privati fino al 31 dicembre quando termina lo stato di emergenza. (Il Giorno)

Per assicurare una efficace ed efficiente verifica del green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il ministero della salute rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità per una verifica quotidiana e automatizzata. (umbriaON)

Nuovo Dpcm per il green pass al lavoro in arrivo per i dipendenti del settore pubblico e privato. (Money.it)

"I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio" Lo affermano fonti di governo, dopo la firma del dpcm sul Green pass nei luoghi di lavoro pubblico. (La Sicilia)

Chi non avesse il green pass non potrà lavorare. Fin qui la situazione del lavoratore che dichiara correttamente fin dal suo arrivo in azienda il mancato possesso del green pass. (Corriere della Sera)

Escluso il licenziamento. Lo stipendio viene sospeso fin dal primo giorno di assenza ma «in nessun caso» si può essere licenziati Le aziende «potranno valutare, nella piena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell'acquisizione del green pass da parte dei dipendenti sprovvisti». (ilmattino.it)