Cocaina nell'auto di Pirino, il giovane in carcere per l'omicidio di Luca Sacchi

L'Unione Sarda.it INTERNO

Intanto restano oscuri i contorni della compravendita di stupefacenti che ha portato alla morte di Sacchi.

La droga, stando a quanto si apprende, era divisa in bustine e nascosta nel passaruota anteriore destro dell'auto.

E ad essere sorpresa è innanzitutto la famiglia Sacchi: "Anastasia per noi era una figlia, adesso non la conosco più", aveva detto qualche giorno fa il padre di Luca.

Il nome del vero destinatario dei 15 chili di marijuana potrebbe essere contenuto nella rubrica del telefonino segreto di Giovanni Princi, ex compagno di scuola di Sacchi finito in carcere. (L'Unione Sarda.it)

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I dubbi da sciogliere. La vettura era stata trovata il giorno successivo al delitto con il Motore ancora caldo parcheggiata sotto casa della nonna di Pirino a Torpignattara dove il giovane viveva con la compagna e dove si era appena rifugiato sul terrazzo condominiale per sfuggire alla cattura. (Corriere della Sera)

Nella giornata di ieri è stato inoltre reso noto che gli inquirenti che indagano sull'omicidio di Sacchi hanno proceduto al sequestro del cellulare di Anastasia, fidanzata della vittima. Il ritrovamento è avvenuto nel corso di accertamenti irripetibili disposti dalla Procura. (QUOTIDIANO.NET)

La droga era divisa in bustine Omicidio Sacchi: trovata cocaina nell'auto di Pirino Era nascosta nel passaruota, la droga sequestrata nell’auto di Paolo Pirino accusato, in concorso, dell’omicidio di Luca Sacchi (Rai News)

Novità sull'omicidio di Luca Sacchi. Trentuno grammi di cocaina sono stati trovati dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma nel corso degli accertamenti tecnici sull'auto di, arrestato insieme aper concorso nell'omicidio diucciso con un colpo di pistola alla testa nella notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti a un pub nel quartiere. (Il Gazzettino)

Intenzione di chi indaga è analizzare i contatti che la ragazza ha avuto nelle ultime settimane, anche via chat, con l’obiettivo anche di risalire alla persona che ha fornito a lei e a Giovanni Princi, ‘il cosiddetto finanziatore’, il pregiudicato amico di Luca finito in carcere, i 70 mila euro che sarebbero serviti all’acquisto di 15 chili di droga. (L'HuffPost)