M5s, chi sta con chi? Conte, Di Maio, Casaleggio, Grillo: la mappa dopo lo strappo con Rousseau

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Accanto a Conte però, per sua fortuna, c'è pure la fetta residuale di quelli che un tempo erano gli ortodossi

L'ex premier infatti, ora pare davvero pronto ad assumere il mandato da leader a tutti gli effetti.

All'indomani della divorzio ufficiale da Rousseau, il Movimento 5 stelle sembra finalmente aver raggiunto il punto di svolta.

Da quelli della prima ora come il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli al senatore tarantino Mario Turco, fino al "pontiere" Fabio Massimo Castaldo (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Da uniti a cinquestelle a divisi in tre stelle distinte? L’attività di governo non premia il partito fondato da Grillo e da Gianroberto Casaleggio, il padre di Davide (articolo21)

Io non conto nulla, ma ho sostenuto da subito Grillo. Ci volevano dei sicari che uccidessero i cialtroni, e li trovarono in Lombardia e in Toscana ma le teste stavano a Roma. (Il Fatto Quotidiano)

Critiche condivise da molti e avversate da altri, ma comunque fatte detonare dallo strappo degli ortodossi dopo l’avvento del governo Draghi. I «vaffa» e i «mai con» saranno chiusi a tripla mandata nelle soffitte di famiglia, il giustizialismo consegnato ai libri di storia, l’eterodossia ideologica dimenticata sulla via di Damasco del moderatismo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)