Maduro ringrazia l'Iran per i rifornimenti di carburante

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Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha annunciato che visiterà l'Iran nel prossimo futuro per discutere la firma di altri contratti di collaborazione bilaterale tra i due Paesi.

L'Iran più volte, durante la crisi sanitaria dovuta alla pandemia, ha definito le sanzioni imposte dagli Usa una violazione di tutti i principi umanitari e delle leggi internazionali.

L'arrivo delle petroliere iraniane in Venezuela. (Sputnik Italia)

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Secondo l’economista, infatti, non va taciuto il ruolo dell’Europa, che alterna atteggiamenti pusillanimi e ipocriti ad un’aperta complicità con le politiche di ingerenza imposte dagli Stati Uniti. Secondo Vasapollo, “Cuba ha la colpa di essere un paese socialista”. (Farodiroma)

Da gennaio 2019, gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni internazionali per le dimissioni di Maduro, la cui rielezione a maggio 2018 viene considerata irregolari e a cui attribuisce gravi violazioni dei diritti umani. (The MediTelegraph)

La quarta petroliera iraniana con carburante per il Venezuela, è ormeggiata in un porto del paese sudamericano. Abrams ha poi detto: «Non credo che troveranno armatori, assicuratori, capitani ed equipaggi disposti ad impegnarsi in queste transazioni in futuro». (AGC COMMUNICATION)

Il paese, ha spiegato il presidente Nicolas Maduro in un discorso televisivo, entrerà in una nuova fase di “normalità relativa e vigilata”, che consisterà in un piano articolato in “cinque giorni di flessibilizzazione sicura e dieci di quarantena”, durante i quali verranno comunque garantite le attività essenziali nei settori alimentare e medico. (Farodiroma)

Il servizio del TG:. (1) il prezzo della benzina aumenta in Venezuela. L'annuncio sui prezzi dei carburanti giunge nel momento in cui delle petroliere iraniane sono giunte nel paese per consegnare benzina e altri prodotti petroliferi. (tvsvizzera.it)

Tutti hanno dichiarato di non aver ricevuto un soldo dai governi “democratici” vassalli di Washington. Indignarsi serve a poco se non ci si organizza per cambiare le cose. (L'AntiDiplomatico)