Virus, bene la prima settimana "in giallo" in provincia di Belluno - L'Amico del Popolo

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Oggi, domenica 2 maggio, l’incidenza del coronavirus in provincia di Belluno su base settimanale segna il valore di 66, più o meno stabile rispetto ai giorni scorsi (le colonne gialle nel grafico).

Non si è chiusa male, la prima settimana in zona gialla dopo la terza ondata, con le scuole al 70% in presenza.

I nostri comportamenti saranno fondamentali anche per prevenire il rischio che si diffondano le altre varianti, oltre all’inglese che ormai è dominante. (L'Amico del Popolo)

Ne parlano anche altre testate

Inoltre, è stato prorogato fino a fine anno il mandato del presidente Andrea Biasiotto e dell’avvocato Sonia Sommacal (membro di cda nominato dalla Provincia) Il bilancio 2020 è stato approvato ieri dall’assemblea dei soci di Dolomitibus, che registra un conto consuntivo segnato dagli effetti della pandemia e dalle conseguenze del lungo lockdown, ma equilibrato dai ristori. (Corriere Delle Alpi)

La campagna di immunizzazione vede impegnati sia l’Ulss 1 Dolomiti a Belluno, Feltre, Agordo e Paludi, ma anche i medici di medicina generale di Limana e Cesiomaggiore. (Corriere Delle Alpi)

Ma quando ancora era pieno di entusiasmo e pronto per il lancio gli è capitato di cadere in una truffa da 16 mila euro. Maurizio Greguccio l’aveva anche battezzata in maniera originale: “La puccia gnam gnam”. (Corriere Delle Alpi)

Feltre dalle 9.00 alle 18.00 prime dosi. Nel complesso ci sono 28 persone in cura: 18 all’ospedale di Belluno, con due pazienti in terapia intensiva, e 10 all’ospedale di Feltre dei quali due in terapia intensiva. (Corriere Delle Alpi)

Particolarmente commovente è stata la testimonianza di una delle operatrici della Casa di Riposo. Sono stati poi evidenziati i momenti di difficoltà che stanno attraversando alcune realtà della nostra provincia come Ideal Standard e ACC (Corriere Delle Alpi)

«Gli impianti stanno lavorando come dannati per attrezzare sulle piste da sci dei percorsi per le mountain bike, in particolare le e-bike. Il guaio è che tanti escursionisti si basano sulle app, a volte molto superficiali». (Corriere Delle Alpi)