Quel no al recovery che inganna i cittadini

La Stampa INTERNO

Con il “no” dei nostri parlamentari a Bruxelles al Patto di Stabilità e Crescita, l’ennesimo inganno a spese di tutti noi cittadini è stato servito. Astenendosi oppure votando contro l’adozione di norme che limitano i disavanzi e i debiti nazionali, gli eurodeputati italiani hanno confermato – semmai ce ne fosse bisogno – che l’unico modo che hanno per mantenere il consenso è quello di spendere p… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Si guardi al merito del problema. Ma non si può prescindere da una valutazione dei contenuti che non viene distorta dalle altre diverse possibili finalità del voto, a cominciare da quelle connesse con l'imminente campagna per le elezioni europee. (ilmessaggero.it)

Il Parlamento europeo ha votato e approvato le nuove regole di bilancio dei Paesi membri, modificando così il quadro normativo del cd. Patto di Stabilità e Crescita (PSC) secondo quanto già in nuce concordato lo scorso 10 febbraio tra Commissione e Consiglio (e, prima ancora, pur subendo qualche modifica, pattuito sul finire del 2023 tra i ministri economici europei, dopo una “trattativa” durata oltre due anni). (Econopoly)

Una presa di posizione contro il proprio partito, una delle pochissime voci fuori dal coro nel panorama politico italiano. (Il Fatto Quotidiano)

Il Def del governo Meloni? Per il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti è “semplicemente realistico”. Il titolare del Tesoro, che oggi è intervenuto in replica alla Camera nel corso della discussione sul Def, ha affrontato anche il nodo di quel nuovo Patto di stabilità e di crescita che ha visto l’Italia chiamarsi fuori. (Finanzaonline)

Continua il momento di grande difficoltà per la Juventus. Nonostante il passaggio del turno contro la Lazio e la conseguente conquista della finale di Coppa Italia, la squadra di Massimiliano Allegri non riesce a rialzarsi. (SpazioJ)

Il nuovo patto è c… (La Stampa)