Respinto il ricorso dei pm contro la scarcerazione di Carola Rackete

Lettera43 INTERNO

Le autorità italiane, all’epoca del governo M5s-Lega, per due settimane avevano impedito lo sbarco.

ORA SI ATTENDONO LE MOTIVAZIONI. L’avvocato di Rackete, Leonardo Marino, è soddisfatto per la sentenza: «Non conosciamo ancora le motivazioni, ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola non andava arrestata.

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso della procura di Agrigento contro l’ordinanza del giudice che il 2 luglio 2019 ha rimesso in libertà Carola Rackete, la comandante della Sea Watch approdata a Lampedusa con 40 migranti a bordo dopo aver forzato il blocco della Guardia di Finanza. (Lettera43)

Su altre fonti

“Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Wired Italia)

— Carola Rackete (@CaroRackete) January 17, 2020 Il tweet di Carola Rackete. "Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata", ha dichiarato l'avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (L'Unione Sarda.it)

Gregoretti, niente rinvio: la giunta per le immunità vota su Salvini il 20 gennaio. Venerdì 17 Gennaio 2020, 10:25. . Confermata l'ordinanza di scarcerazione. (Leggo.it)

IL COMMENTO DELL’AVVOCATO – “Non conosciamo ancora le motivazioni ma adesso sappiamo con certezza che avevamo ragione noi: Carola Rackete non andava arrestata” ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale della comandante tedesca. (Il Riformista)

È stato legittimo il no del gip di Agrigento all’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Leonardo Marino, legale di Carola Rackete, la capitana della nave Sea watch, commentando la decisione della Cassazione di rigettare il ricorso della Procura di Agrigento contro la scarcerazione della comandante tedesca. (L'HuffPost)

Secondo il Gip di Agrigento Alessandra Vella, che lo scorso due luglio non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, la misura coercitiva non andava applicata alla comandante della Sea wacht - che sbagliando manovra nell'entrare in porto aveva speronato una lancia della Gdf che ostacolava l'attracco - perchè la motovedetta della Gdf 'stretta' tra la nave e la banchina non puo' essere considerata nave da guerra; e perche' entrando in porto in piena notte Rackete non ha fatto resistenza ad un pubblico ufficiale ma ha agito in adempimento di un dovere, quello di portare in salvo i migranti che aveva a bordo, circa quaranta persone. (Live Sicilia)