Affitti brevi, scatta l'obbligo del codice unico: 500 mila case da registrare, attesa per il decreto

Corriere della Sera ECONOMIA

Quello degli affitti brevi è un business che sta rivoluzionando il settore. Come confermato dal successo delle sublocazioni nelle città più esclusive come Firenze, Roma, Lago di Como, Saint Moritz, in Svizzera. Ora si sblocca anche la partita del Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi. Che dovrebbe regolamentare meglio il settore, cresciuto a dismisura negli anni e diventato un far west selvaggio in cui in molti sono fuori legge. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Nessun cambiamento invece per la prima o unica abitazione affittata che sconta l'aliquota al 21%. Con la circolare n. (LA STAMPA Finanza)

A Nord Est saranno infatti oltre 35.000 (30.556 in Veneto e e 5.759 in Friuli-Venezia Giulia) le abitazioni attualmente pubblicizzate sulle piattaforme online (su tutte Booking e Airbnb) per gli affitti brevi e che, probabilmente già da settembre, dovranno dotarsi di un codice identificativo nazionale (Cin) che rappresenterà il “marchio di qualità” non solo per i turisti ma anche per il pieno rispetto della legalità, in particolare a livello tributario. (Nordest Economia)

Ora però esporsi sui portali specializzati avrà una ripercussione diretta anche a livello tributario: presto chi vorrà inserire la propria struttura tra gli annunci in rete dovrà essere inserito in una banca dati nazionale e verrà identificato con un codice unico. (La Nuova Sardegna)

La cedolare secca con aliquota al 26% si applica solo a partire dal secondo immobile dato in locazione. Nulla cambia invece per la prima o unica abitazione affittata che sconta l’aliquota al 21%. Con la circolare n. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)