Multato perchè al lavoro senza green pass, 38enne al Grandi Ustionati di Verona

TrevisoToday INTERNO

Si sono aggravate le condizioni del cittadino pakistano di 38 anni, N.F., gestore del chiosco di Kebab di via Roma a Oderzo, che nel tardo pomeriggio di sabato si è cosparso di liquido infiammabile e si è poi dato fuoco mentre i carabinieri gli stavano contestando l'ennesima multa (l'ultima nella serata di venerdì, con conseguente chiusura dell'attività) perchè si trovava al lavoro senza green pass. (TrevisoToday)

Ne parlano anche altri giornali

i trova ancora ricoverato in ospedale a Verona in gravi condizioni e con ustioni nell’80% del corpo. L’uomo, 37 anni, si era dato fuoco sabato poco prima delle 20 in via Roma a Oderzo, disperato perché, pare senza green pass (ma voleva farsi i vaccini, come segnalato dalla stampa locale), non poteva lavorare nel suo negozio di kebab. (Oggi Treviso)

Orrore a Treviso, multato perchè senza green pass: 38enne si dà fuoco - A salvarlo sono stati i militari stessi che gli hanno notificato la sanzione: hanno utilizzato l’estintore per spegnere le fiamme (La Pressa)

La sanzione sarebbe stata dovuta al fatto che l'uomo era stato sorpreso nei giorni scorsi al lavoro senza Green pass Un cittadino pakistano di 38 anni si è cosparso di liquido infiammabile e si è dato fuoco nel pomeriggio a Oderzo (Treviso) dopo che i carabinieri gli avevano notificato un atto per una sanzione amministrativa. (Gazzetta del Sud)

Così, dopo aver ricevuto la seconda multa ha evidentemente pensato che l’ingiustizia subita fosse troppo grande e ha scelto di compiere l’estremo gesto. Il fatto è avvenuto ad appena 5 giorni di distanza dall’analogo gesto compiuto da un insegnante calabrese, anche se in quel caso le ragioni non sono conosciute (L'INDIPENDENTE)

Nella notte è stato elitrasportato da Oderzo a Verona: è ricoverato nell’ospedale di Borgo Trento in condizioni disperate (La Tribuna di Treviso)

Prognosi riservata Dato il quadro clinico l’aspirante suicida è stato trasferito nel frattempo dall’ospedale di Oderzo, dove era stato accolto in un primo momento, al centro grandi ustionati di Verona (Corriere della Sera)