Jacobs e la mental coach che lo ha aiutato a superare ogni limite: «Adesso è consapevole di cosa può fare con le sue gambe»

Open SPORT

Un lavoro fatto con la sua mental coach Nicoletta Romanazzi, che su Jacobs ha trovato la giusta chiave per sciogliere dei nodi che lo vincolavano.

Era lo scorso maggio quando Romanazzi raccontava come era cominciato il lavoro insieme a Jacobs e a quali risultati aveva portato.

Quando Marcell le fu presentato, le venne descritto come «un ragazzo con un grande potenziale che non riusciva ad esprimere in gara». (Open)

Su altri media

Per questo il campione, che l’aveva sentita al mattino, l’ha ringraziata in televisione subito dopo lo sprint olimpico Proprio la professionista che ha lavorato per anni con Andrea Mari, detto Brio, il fantino che tutta Siena amava e ancora ricorda con immenso affetto. (La Nazione)

Un ragazzo di soli 20 anni è morto all’interno della sua abitazione di Manerba del Garda (Brescia): comunità sconvolta. Tragedia a Manerba del Garda (Brescia) lo scorso sabato. (Yeslife)

Il papà ha lanciato l’allarme al 112 è in pochi minuti a Manerba sono arrivati i soccorsi ed è atterrata l’eliambulanza. Il decesso è avvenuto in casa: il ragazzo si è sentito male all’improvviso. (Brescia Oggi)

Nonostante i tentativi di rianimazione effettuati sul posto per il ragazzo non c’è stato nulla da fare. A stabilire le cause del decesso di Samuele Freddi, figlio del famoso pittore Francesco, sarà l’autopsia disposta dal magistrato. (QuiBrescia.it)

Dovrebbero insegnarlo a scuola, vivremmo tutti meglio se imparassimo a riconoscere e sfruttare il nostro potenziale accettando le debolezze interiori” Dietro il trionfo olimpico di Marcell Jacobs c’è lei, Nicoletta Romanazzi, la sua mental coach o meglio “sport training coach”, come si definisce. (Il Fatto Quotidiano)

"Grazie Marcell, oro Olimpico orgoglio di Desenzano" recita uno dei cartelli apparsi nel comune lombardo dove Jacobs è cresciuto. In un torrido pomeriggio di agosto Desenzano del Garda e i suoi oltre 28mila abitanti si ritrovano a gioire e a gridare a gran voce solo un nome: Marcell Jacobs. (QUOTIDIANO NAZIONALE)