L'avvertimento di von der Leyen agli Usa: «I vostri sussidi generano concorrenza sleale. L'Ue è pronta a rispondere»

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Mentre l’Unione europea è al lavoro su un pacchetto di sussidi di emergenza da erogare alle industrie ad alta tecnologia per la transizione verde, nelle capitali europee crescono i timori per le conseguenze sull’economia europea che potrebbero provenire dall’entrata in vigore dell’Inflation Reduction Act (IRA), la legge approvata lo scorso agosto dall’amministrazione Biden per accelerare la transizione verde dell’industria statunitense, che prevede lo stanziamento di 369 miliardi di dollari tra sussidi e agevolazioni fiscali. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(Rinnovabili. Photo by Vishnu Mohanan on Unsplash (Rinnovabili)

Queste sembrano al momento le intenzioni della Commissione europea, anticipate dalla presidente, Ursula von der Leyen, in un intervento al Collège d’Europe di Bruges, in Belgio. (Wall Street Italia)

Domenica 4 dicembre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto che l’Unione europea deve modificare le sue regole sugli aiuti di stato per rispondere ai sussidi contenuti nell’Inflation Reduction Act, la legge anti-inflazione da 369 miliardi di dollari firmata dal presidente Joe Biden ad agosto. (Start Magazine)

Soprattutto alla luce dell’Inflation Reduction Act (Ira), il maxi-piano di investimenti “green” dal valore di 369 miliardi di dollari (circa 350 miliardi di euro) che sarà in vigore negli Stati Uniti dal prossimo anno: un “bazooka” di sussidi pubblici alla produzione e al consumo senza precedenti per sostenere le industrie americane nella transizione ecologica, dai pannelli solari alle pale eoliche, dalle lavatrici eco alle auto elettriche. (ilmessaggero.it)

Lo diciamo da tempo: la decisione di dire addio alle auto diesel e benzina, cioè al motore endotermico, in favore del full elettric in così breve tempo (entro il 2035) rischia di renderci dipendenti dall’Oriente. (Nicola Porro)

L'Inflation Reduction Act (Ira) degli Usa rischia di innescare una concorrenza sleale, una chiusura dei mercati e una frammentazione delle stesse catene di valore critiche già messe alla prova dal Covid. (ilmessaggero.it)