Recovery Fund, rischio riforme pro-austerity per ottenere i miliardi Ue

L'HuffPost INTERNO

Queste richieste faranno quindi parte del pacchetto di riforme che Roma e Bruxelles dovranno concordare già ad ottobre di quest’anno, stando alle Raccomandazioni di maggio.

Difficile, se non impossibile, che vengano accordati senza prevedere regole stringenti e un piano di riduzione forzata del debito.

In Irlanda, poi, già si inizia a discutere degli effetti di una digital tax sui colossi del web visto che alcuni hanno proprio lì le sedi europee e certamente non saranno contenti del balzello. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri media

Ma fino a un certo punto: “Gli Stati dell’Ue che vogliono ricevere i soldi del Recovery Fund devono presentare dei piani di riforme e investimenti da usare per stimolare la crescita e rendere le loro economie più resilienti alle crisi”, ha ribadito Dombrovskis. (Money.it)

Lo ha spiegato nuovamente il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, alla tedesca Welt. Il Recovery Fund, o “Next Generation Eu”. Alla fine, gli ultimi giorni di maggio, la presidente Ursula Von der Leyen ha presentato ufficialmente davanti all’esecutivo Ue un Recovery Fund, ribattezzato ‘Next Generation Eu’, da 750 miliardi, di cui 500 a fondo perduto e altri 250 sotto forma di prestiti. (QuiFinanza)

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(Teleborsa) -Lo ribadisce il vicepresidente della Commissione europea,, al quotidiano tedesco Die Welt. "Nei fatti - ha aggiunto - le risorse verranno versate soltanto quando determinati obiettivi di riforma saranno raggiunti o saranno definite delle fasi di investimento. (Teleborsa)

Lo ha chiarito il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, nel corso di un'intervista al quotidiano tedesco 'Die Welt'. Questa è una conseguenza logica e avviene già per molti programmi europei", ha dichiarato Dombrovskis, secondo il quale "se i paesi non promuovono i loro progetti di riforma o non investono, non possiamo finanziare questi progetti dal bilancio dell'Ue". (Adnkronos)