Cortei pro Palestina, Paragone: "Cosa c'è dietro"

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"La campagna elettorale entra nel vivo e ognuno gioca la propria partita": secondo Gianluigi Paragone, dietro i cortei pro Palestina che oggi hanno animato diverse città italiane, da Roma a Milano, da Pisa a Firenze, ci sarebbero motivazioni principalmente politiche. "Tutti stanno in qualche modo portando la discussione sul proprio campo elettorale quindi mi sembra tutto abbastanza scontato", ha poi aggiunto il giornalista nonché ex leader di Italexit. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ieri anche Modena, che è stata definita dai manifestanti stessi come «la città che non vuole dimenticare», ha ospitato un corteo pro Palestina. Partendo da piazzale 1 Maggio, fino ad arrivare in piazza Matteotti, più di mille persone – senza alcuna tensione con le forze dell’ordine – hanno ribadito pubblicamente il loro pieno appoggio alla resistenza palestinese contro «il genocidio perpetrato dallo stato di Israele». (Gazzetta di Modena)

È passata una settimana e un giorno dalle manganellate di via San Frediano, quando a manifestare erano appena 80 persone delle quali 13, in gran parte minorenni, sono finite in ospedale. Pisa — Nessuna divisa. (La Repubblica Firenze.it)

Anche Liliana Segre ha avuto la sua parte di contestazioni durante le manifestazioni pro-Palestina di sabato 2 marzo. (la Repubblica)

Nelle foto, dall’alto e dentro il corteo, i giovani, ma anche i tanti adulti che hanno sfilato a fianco degli studenti. Tante le facce in questa galleria fotografica di chi ha voluto manifestare il proprio dissenso contro la guerra in Palestina e una condanna per le cariche della polizia avvenute lo scorso venerdì 23 febbraio. (LA NAZIONE)

Cortei a favore della Palestina si sono tenuti ieri in diverse città italiane. A Roma, chiamate dalla Comunità palestinese in Italia, Cambiare Rotta, Unione Popolare, Rifondazione Comunista e alcune sigle anarchiche, 1.500 persone si sono date appuntamento in piazza Vittorio per dirigersi poi verso piazzale Tiburtino. (Il Manifesto)

La giornata dei cortei pro Palestina a una settimana dalle «manganellate» che hanno infiammato lo scontro politico si chiude senza incidenti né cariche. Il timore era che potessero esserci infiltrazioni di frange di anarco insurrezionalisti che deviassero i cortei al di fuori dei percorsi concordati con le questure. (ilGiornale.it)