Gesto pistola contro Meloni, studente verso la sospensione più severa. Preside del Righi: “Rischia 15 giorni. Non si rende conto di ciò che ha fatto”

Repubblica Roma INTERNO

Dopo le scuse, è il momento della sanzione. Sono giorni complicati al Righi, il liceo romano dove è iscritto lo studente minorenne che martedì scorso ha fatto il gesto della pistola in Senato. Nonostante le lettere di scuse — una scritta dalla scuola e l’altra da lui, con “cari saluti antifascisti” in chiusura — dal liceo si pensa a un provvedimento disciplinare più pesante. Secondo il codice di disciplina, parte integrante del regolamento d’istituto, il giovane con quel gesto avrebbe violato più punti. (Repubblica Roma)

Ne parlano anche altre testate

Non sottovalutare i segnali, ma non drammatizzare le situazioni e, anzi, lavorare per smorzarle. (Secolo d'Italia)

Dopo le ore frenetiche in seguito al gesto della pistola contro la premier Meloni in Senato, lo studente 17enne protagonista del fattaccio è stato richiamato all’ordine. Le scuse dello studente (Virgilio Notizie)

Subito dopo quell'episodio erano arrivate immediatamente le scuse sia della preside dell'istituto scolastico sia dello stesso ragazzo. Ignazio La Russa ritorna sul gesto della pistola fatto un paio di giorni fa da quello studente del liceo Righi di Roma durante le comunicazioni in Senato di Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo odierno. (ilGiornale.it)

Arriva un provvedimento per lo studente che ha fatto il gesto della pistola contro la premier Giorgia Meloni nell'aula del Senato. La sua scuola, il liceo Righi di Roma, starebbe valutando la sospensione massima, cioè 14 giorni. (Liberoquotidiano.it)

Ricordiamo che si tratta di uno studente del liceo Righi di Roma, presente con la scolaresca alle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo. La scuola valuta la sospensione massima, 14 giorni, nei confronti dello studente che martedì in Senato ha fatto il gesto della pistola contro la premier Giorgia Meloni. (Secolo d'Italia)

E per ribadire che «si può manifestare il dissenso, si può maturare un pensiero critico e divergente rispetto alla maggioranza, ma sempre nel pieno rispetto per la democrazia e per le istituzioni che la rappresentano». (Corriere Roma)