Moda, aziende a controllo italiano prime per redditività. Cresce il peso sul Pil

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

«Attualmente, i paesi in cui il fashion italiano è più cercato online sono Germania e Stati Uniti, seguiti da Cina e Russia.

Sono i così detti fattori Esg (acronimo inglese che sta per environment, social, governance) – ha spiegato Nadia Portioli, della Area studi di Mediobanca –.

Meno scontata ma molto gettonata l'associazione con sostenibilità, online shopping, cruelty e conflict-free: sintomo dei nuovi trend di consumo globali, intercettati opportunamente dai marchi italiani. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

La moda italiana verso gli 80 mld nel 2021 14 Febbraio 2020 DI REDAZIONE. Continuano a crescere le aziende del fashion italiano: fatturato e occupazione in rialzo, bene la popolarità online. È quanto rilevato dall’Area Studi Mediobanca, che ha pubblicato l’indagine annuale sul sistema moda presentata in occasione della seconda edizione del ‘Fashion Annual Talk’. (Pambianconews)

Nonostante ciò, le società a controllo italiano performano meglio in quanto a redditività (ebit margin al 9,3%) rispetto a quelle controllate da gruppi stranieri (6,2%). Donne ai vertici: più presenti nelle aziende dinamiche. (Milano Finanza)

Sul tema del «genere» si rileva che nei board delle 173 aziende moda le donne sono il 17,9% (22% nelle più dinamiche) contro il 32,1% nelle società quotate. La moda in Italia viaggia a una velocità doppia rispetto al Pil, cresce ed esporta più della manifattura in generale, ha le eccellenze per redditività nelle società quotate in Borsa (che restano poche) a controllo familiare. (Corriere della Sera)

Notevole l’incremento rispetto al 2014 (quando i gruppi stranieri controllavano il 23,9% del fatturato), dovuto in gran parte alla velocità quasi 4 volte superiore a cui queste società sono cresciute rispetto a quelle a controllo italiano. (Finanzaonline.com)

Numerose aziende della moda sono controllate da gruppi stranieri, ma quelle rimaste italiane vantano una redditività superiore. Tra i colossi europei di gran lunga al primo posto c’è Lvmh (46,8 miliardi), poi la spagnola Zara (26,1 miliardi), la tedesca Adidas (21,9 miliardi), la svedese H&M (20,5 miliardi) e proprio EssilorLuxottica (16,2 miliardi). (La Stampa)